
Otto serate che hanno impegnato tutti i fine settimana, 16 spettacoli, 650 presenze in una sala, quella del museo di Santa Croce, con i posti ridotti a causa dell’emergenza Covid. Sono i numeri del Settembre ottocentesco che, nato in emergenza come sostituto della Fratta dell’800 si è rivelato una chicca per qualità (e sfiziosità) della proposte. Merito dell’amministrazione comunale, che ha voluto nonostante l’emergenza mantenere vivo lo spirito della festa, ma anche e soprattutto di una Accademia dei Riuniti che ancora una volta si è rivelata la punta di diamante dell’offerta culturale della città. "Abbiamo creduto fin dall’inizio al grande potenziale del Settembre Ottocentesco – affermano il sindaco Luca Carizia e l’assessore alla Cultura Sara Pierucci - che si è rivelato un successo al di sopra delle aspettative. Un grande ringraziamento va all’Accademia dei Riuniti e al suo direttore artistico Achille Jr Roselletti, al direttore organizzativo della manifestazione Robera Nanni e a Sistema Museo". Agli amministratori fanno eco i protagonisti dell’iniziativa: "Il Settembre Ottocentesco - dicono Roselletti e Nanni - è stata l’occasione per vedere all’opera tanti artisti, conosciuti e non, con spettacoli di assoluto valore, eleganti, mai banali e perfettamente inseriti nel contesto storico".
La formula si è rivelata vincente e come tale da ripetere anche nei prossimi anni "trovandole un suo spazio - rimarca Roselletti - per rilanciare la stessa Fratta dell’’800 sia in termini artistici che di destagionalizzazione". Una rassegna insomma che ha rivelato una sua spiccata identità, che conserva lo spirito della festa tradizionale ma destinata, si spera, ad "irrobustirne" lo spessore culturale.
Pa.Ip.