"Serve un medico fisso al pronto soccorso"

Petizione sottoscritta da seicento cittadini di Cascia. L’Asl risponde: . "Non vuole venire nessuno".

Serve un medico fisso nel locale pronto soccorso. A chiederlo sono seicento cittadini che hanno sottoscritto la petizione proposta da Anna Fiordelmondo, che ha deciso di attivarsi coinvolgendo la comunità casciana, per poi rivolgersi direttamente al sindaco Mario De Carolis, alla direzione della Asl Umbria 2 e all’assessorato alla sanità della Regione. "Ho avvertito la necessità di fare qualcosa a dispetto di questa situazione, noi viviamo in un’area difficile e svantaggiata, la presenza costante di un medico è di fondamentale importanza", spiega Fiordelmondo. La Asl 2, attraverso il suo direttore generale Massimo De Fino, non ha comunque tardato a rispondere alla donna, sottolineando il protrarsi del problema ritenuto ormai atavico di reperire medici che accettino di lavorare a Cascia.

De Fino nella lettera di risposta ricorda anche i bandi andati disattesi, malgrado alcuni incentivi economici garantiti a chi avesse accettato di lavorare nella città di Santa Rita. Il direttore conclude, infine, ricordando la riorganizzazione sanitaria che dovrebbe portare "alla normalizzazione dei servizi sanitari anche in Valnerina". "Di certo la situazione è molto pesante e difficile da accettare" commenta il sindaco De Carolis. "Dopo gli anni complicati del terremoto e della pandemia - aggiunge -, Cascia è tornata ai flussi turistici di un tempo e questo, tra le altre cose, impone anche un servizio sanitario adeguato da offrire in caso di necessità ai visitatori. Quello che suggerisco alla sanità regionale è di prevedere un incentivo economico significativo ai medici che accettano di lavorare a Cascia, occorre mettere in campo tutti gli sforzi necessari per garantire un presidio di primo soccorso che sia tale".