REDAZIONE UMBRIA

Scuole, oggi attesa l’ordinanza della Tesei

L’Umbria è tra le regioni che insistono per la didattica a distanza alle Superiori e all’Università almeno per due settimane

La discussione tra Governo e Regioni è stata una volta ancora molto animata ieri, soprattutto sul capitolo scuole. E alla fine si è delineata una scelta che i governatori – compresa quella dell’Umbria – sono intenzionati a prendere nelle prossime 24 ore: quella di sospendere per due settimane le lezioni alle scuole superiori e negli Atenei attivando la cosiddetta didattica a distanza (Dad). Chissà dunque se l’indicazione del Dpcm (ingressi dopo le 9, meno lezioni in presenza e turni pomeridiani) avrà convinto i presidenti delle Regioni a misure più morbide rispetto allo stop di due settimane. Il premier Giuseppe Conte ha il suo bel da fare con le varie anime che si trovano nel Governo: il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi ad esempio, è apparso convinto sulla possibilità della sospensione, mentre quello dell’Istruzione, Lucia Azzolina non vuol proprio saperne. Durante il confronto Stato-Regioni è stato ribadito dai presidenti delle Giunte regionali che la gran parte dei contagi al momento è nella fascia 15-25 anni e che questo è uno dei fattori principali di diffusione nelle famiglie e di conseguenza nei luoghi di lavoro. E su questo si è trovato d’accordo anche il ministro della Sanità, Roberto Speranza, mentre Francesco Boccia (ministro per gli Affari regionali) ha fatto intendere che il Governo non si metterà di traverso, ergo non ci saranno comunque ricorsi al Tar se le Regioni assumessero la decisione di stoppare le lezioni per 14 giorni. Così la governatrice Donatella Tesei già oggi dovrebbe emanare un’ordinanza che riguarda alcuni aspetti relativi alla limitazione del contagio e anche naturalmente sulla eventuale sospensione delle lezioni in presenza sia nelle scuole secondarie di primo grado che all’Università. Con l’Umbria potrebbero ritrovarsi il Piemonte, la Puglia, la Lombardia e altre. Ci sono poi altri capitoli della questione contenimento, a cominciare dai trasporti, con l’Umbria che si è sempre detta pronta (con risorse e mezzi) a far scendere la capienza al 60% rispetto all’80 attuale. Sarà confermata la stretta sulla movida: oltre a quanto deciso ieri sera dal Dpcm, in Umbria saranno rafforzati anche i controlli sugli assembramenti fuori dai centri commerciali e comunque nei luoghi di aggregazione come le aree interne ed esterne delle strutture stesse (non nei negozi che hanno dei limiti ben precisi). Anche sugli sport di contatto la Regione è pronta ad assumere provvedimenti.

Michele Nucci