
Controlli della Guardia di finanza in tutta la provincia
Perugia, 13 giugno 2025 – Lotta all’illegalità che danneggia il tessuto economico, colpendo gli operatori onesti e minando la libera concorrenza. Il bilancio dell’attività di controllo, svolta dalla Guardia di finanza di Perugia, si è concentrata, in questo ambito sull’emissione corretta degli scontrini nelle attività commerciali e sull’impiego di personale regolare. E il dato che emerge dall’attività dei primi mesi dell’anno parla di una percentuale di oltre 4 esercizi su 10 non in regola con gli scontrini.
Sono 561 i controlli effettuati in tutta la provincia di Perugia nei primi cinque mesi dell’anno, in 228 casi sono state riscontrate irregolarità, oltre il 40%.
Una percentuale, spiegano dal comando provinciale, che conferma come l’evasione “di prossimità” sia ancora largamente diffusa. Arrivano al 90%, invece, le violazioni sul pagamento del canone Rai da parte dei titolari di esercizi pubblici. All’esito dei controlli, è emerso che 45 esercizi su 48 non risultavano aver assolto correttamente il previsto pagamento.
Sul fronte del lavoro, i militari delle Fiamme gialle hanno effettuato 88 controlli in diversi comparti, dall’edilizia alla ristorazione, dal commercio ortofrutticolo alle sartorie, passando per l’organizzazione di eventi.
L’attività ispettiva ha riguardato numerosi comuni della provincia: Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno, “evidenziando un quadro critico”. In totale sono stati individuati 40 datori di lavoro non in regola, che impiegavano 63 lavoratori irregolari: 40 sono risultati essere “totalmente in nero”, mentre 23 sono risultati assunti con modalità irregolari Per ciascun lavoratore non a norma, la normativa prevede sanzioni amministrative che vanno da un minino di 1.950 euro a un massimo di 11.700 euro, per un totale complessivo di sanzioni pari a circa 700mila euro.
A Deruta, è stato trovato un lavoratore straniero senza permesso che è stato espulso. A Foligno, una lavoratrice in nero è risultata percepire anche la disoccupazione. All’interno del laboratorio di pasticceria dove era impiegata, i finanzieri hanno trovato anche altri lavoratori irregolari. La donna è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Spoleto per indebita percezione di erogazioni pubbliche. L’Ispettorato del lavoro di Perugia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale della pasticceria.