Scatta il commissariamento alla Uil-Fpl della provincia ternana

TERNI Mancava solo l’ufficialità ed è arrivata venerdì dal consiglio regionale: commissariata la Uil-Fpl di Terni. Una scelta che parte da lontano, dalle strutture nazionali del sindacato anch’esse commissariate, e arriva anche a Terni, oltre che in altre sedi provinciali e regionali. La Uil-Fpl ternana, che da sempre fa capo al segretario Gino Venturi, non è un sindacato qualunque ma il più rappresentativo nel settore con i suoi oltre mille iscritti. Non a caso è stata in prima fila in tante, annose battaglie del territorio, tutte perse e non per colpa sua: dalla tassa Tevere-Nera alla difesa della Camera di Commercio. Un altro colpo alla rappresentanza ternana, sempre più svilita in generale nel complesso regionale? "La regionalizzazione è una questione politico-organizzativa che mira allo snellimento burocratico e alla razionalizzazione delle risorse, non a penalizzare o ridurre la rappresentanza territoriale. Comprendo la preoccupazione degli iscritti e delle iscritte della Fpl della provincia di Terni e delle altre strutture provinciali in tutta Italia, ma non è nell’interesse della Uil, né tanto meno nelle nostre intenzioni abbandonare i territori. Al contrario, garantiamo che il processo di regionalizzazione si realizzerà a livello politico e gestionale, ma che il presidio territoriale resterà e lavorerà ancora più capillarmente per portare avanti il proprio percorso" Così il segretario organizzativo della Uil, Emanuele Ronzoni, dopo il consiglio regionale di Perugia che ha decretato lo scioglimento della Fpl ternana. Nessuna dichiarazione ufficiale da Gino Venturi. Nel mirino non ci sarebbero finite questioni di bilancio ma di tesseramento, o meglio di card con sconti distribuite agli iscritti in occasione delle ultime elezioni delle rsu. Di certo il tema del regionalismo riappare sullo sfondo. E di solito non lascia scampo a chi vi si oppone. "La regionalizzazione – continua Ronzoni – è un percorso che la Uil ha iniziato sin dal 2012, una scelta votata e condivisa che porterà uno snellimento burocratico. Non c’è nessuna guerra interna".