
Il sopralluogo alla ex chiesa della Carità per controllare lo stato dei lavori
"La ristrutturazione e la riqualificazione del Chiostro di San Domenico e della ex Chiesa della Carità sono uno dei perni del disegno di rigenerazione urbana del centro storico e delle sue funzioni sul quale ci siamo impegnati con i cittadini, un’importante operazione di cura e valorizzazione del nostro patrimonio storico con l’obiettivo di riportare la vita culturale e artistica della città a pulsare in questi luoghi". Il sindaco Luca Secondi commenta insieme all’assessore ai lavori pubblici Riccardo Carletti lo stato di avanzamento dei lavori da 2.520.000 euro che interessano dall’aprile scorso il complesso architettonico nel cuore del centro storico tifernate, finanziati dal Pnrr con 2.350.000 euro e cofinanziati dal Comune con 170mila euro. Nei giorni scorsi il complesso monumentale di San Domenico, uno dei fulcri architettonici della città, accanto alla rinnovata piazza delle Tabacchine e alla Pinacoteca comunale, è stato teatro di un sopralluogo dell’amministrazione comunale, al quale hanno preso parte anche l’Associazione per la tutela e conservazione dei monumenti dell’Alta Valla del Tevere, già promotrice negli anni di una campagna di sensibilizzazione per il recupero delle lunette e di tutto il complesso vista l’importanza dei cicli pittorici presenti, e alcuni giornalisti. Accompagnati dal responsabile unico del procedimento del Comune, architetto Benedetta Rossi, e dai responsabili delle aziende umbre affidatarie del restauro, architetto Nicola Falcini (per CESA) e architetto Gregorio Pecorelli (per ESTIA), i presenti hanno avuto la possibilità di osservare le fasi della lavorazione in atto, progettate dall’architetto Valerio Borzacchini ed eseguite sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria attraverso il funzionario Giovanni Luca Delogu. A rappresentare l’Associazione per la Tutela e Conservazione dei Monumenti dell’Alta Valla del Tevere sono stati durante la visita i componenti del consiglio direttivo, la presidente Catia Cecchetti, Bruno Corà, Tizia Sarteanesi e Christian Beccafichi.
Il restauro del chiostro di San Domenico, in particolare, non rappresenta solo una necessità edilizia, ma è anche un’importante operazione culturale, considerando che l’edificio è una delle testimonianze storiche più significative della città. I lavori si stanno concentrando inizialmente sulle facciate esterne e sulle opere strutturali puntuali, come il consolidamento delle catene, la messa in sicurezza delle strutture lignee del vano scala e il restauro della facciata