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Si accascia sulla spiaggia. Salvata dall’infermiera in vacanza: “Sei il mio angelo custode”

Donna di 65 anni ha rischiato di morire per un grave malore a Torrette di Fano. Eleonora Valeri del 118 di Città di Castello si trovava al mare e le ha praticato il massaggio cardiaco

Eleonora Valeri, infermiera del 118 di Città di Castello

Eleonora Valeri, infermiera del 118 di Città di Castello

Città di Castello, 12 agosto 2025 – Dalla camera dell’ospedale dov’è ricoverata parte una chiamata: “Grazie Eleonora, sei il mio angelo custode”. Dall’altro capo del telefono una donna di 65 anni che il giorno prima ha rischiato di morire per un grave malore in spiaggia e che è stata salvata anche grazie al massaggio cardiaco praticato da Eleonora Valeri, infermiera del 118 di Città di Castello che si trovava al mare, per caso, insieme alla sorella e a un’amica.

Il fatto è accaduto attorno alle 15,30 di domenica 10 agosto nella spiaggia di Torrette di Fano (Pesaro Urbino) dove il destino ha fatto incontrare queste due donne. “Era il mio giorno libero, stavo facendo il bagno, tranquilla e serena. A un certo punto, tornando verso la spiaggia, ho visto una persona correre verso il bagnino chiedendo a gran voce aiuto mentre in lontananza tanta gente in piedi in riva al mare: ho capito subito che c’era una situazione di emergenza”. Infermiera dal 2010 Eleonora si rende conto che c’è un’urgenza, esce rapidamente dall’acqua corre per circa 200 metri verso il punto critico: “Quando sono arrivata, c’era una signora stesa per terra; la stavano portando fuori dalla riva. Era incosciente, pallida, con cianosi alle labbra, non respirava, il polso era assente. Ho gridato: ‘Chiamate i soccorsi’!”.

Nonostante la presenza del bagnino che aveva iniziato alcune manovre rianimatorie, Eleonora ha subito preso in mano la situazione, potendo contare sulla formazione professionale e sugli anni di esperienza. “Eppure c’è stato un momento in cui pensavo che non ce l’avrebbe fatta _ ricorda ancora _ ma ho continuato con fermezza la rianimazione cardio polmonare. Era diventata quasi una sfida: ce la doveva fare! Le competenze Blsd sono state fondamentali: ho messo in pratica tutte le azioni e la sequenza da intraprendere, fino a che c’è stato un segnale di speranza. La signora ha mosso l’occhio destro e i miei occhi contemporaneamente si sono colmati di gioia”.

La donna è stata messa in posizione di sicurezza ed è uscita tanta acqua dalla bocca, poi piano piano ha ripreso coscienza. “Mi ha guardato e mi ha detto cosa fosse successo, le ho risposto che andava tutto bene, che si era sentita male, ma adesso è tutto passato..”, aggiunge. Poco dopo sono arrivati i soccorsi che hanno traportato la sessantenne (residente nella zona di Fano) all’ospedale per le cure del caso e da qui nelle ore successive la stessa ha contattato Eleonora al telefono per ringraziarla definendola il suo angelo custode. “Ma io non sono un eroe, ho fatto solo il mio lavoro - conclude - Vorrei anzi cogliere questo episodio come un’opportunità per diffondere ancora una volta la consapevolezza sull’importanza di conoscere le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore in momenti critici”.

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