
Antonio Paoletti
Perugia, 12 maggio 2017 - DA INGEGNERE con un buon posto di lavoro a sacerdote. E’ il percorso umano di Antonio Paoletti, 44 anni, che ha scelto di abbandonare un impiego di livello e ben retribuito per mettersi al servizio del prossimo. Una vocazione scoperta ‘da grande’, ma in un certo senso già presente da sempre nel suo Dna. Antonio, anzi l’ormai don Antonio è infatti nipote di monsignor Giuseppe Chiaretti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, storica figura della Chiesa nostrana. Sarà proprio quest’ultimo, insieme al cardinale Gualtiero Bassetti e al vescovo ausiliare Paolo Giulietti, a celebrare il rito dell’ordinazione nel Santuario della Madonna di Fatima, a Città della Pieve. L’appuntamento è per domani alle 17.
NATO A LEONESSA (Rieti), Antonio si è laureato all’Università dell’Aquila, dove è diventato ingegnere per l’ambiente e il territorio. Prima di entrare in seminario, il diacono lavorava come responsabile di sicurezza, qualità e ambiente in un consorzio di aziende che operano nella costruzione di linee elettriche e impianti di energia da fonti rinnovabili. Poi però, nel corso del tempo, qualcosa è cambiato. Ed è cambiato dentro di lui. Un episodio, più di tutti, ha segnato il cammino di Antonio: la morte dell’amico seminarista Giampiero Morettini. «Quando ho portato fuori dalla chiesa la bara di Giampiero con i seminaristi, mi dicevo che questo è il mio posto, questa è la mia strada, questo sono io», racconta nel libro «Con lui Dio non si era sbagliato» di suor Roberta Vinerba. Ricca di significato è anche la data dell’ordinazione presbiterale: «Il 13 maggio di cento anni fa la Madonna apparve per la prima volta ai tre pastorelli», ricorda il 44enne fervente devoto di Maria. Non solo. «E’ anche la data della nascita – sottolinea il futuro sacerdote – del gruppo-laboratorio di fede dei giovani delle scuole superiori ‘Sentinelle’ dell’oratorio San Giovanni Paolo II dell’unità pastorale di Prepo, Ponte della Pietra e San Faustino».
SONO TANTE le parrocchie in cui Antonio ha prestato servizio, da Prepo a San Barnaba, fino a Ponte San Giovanni. Nel territorio ponteggiano, dove sarà impegnato come sacerdote, Antonio svolge il ministero diaconale a fianco di don Gianluca Alunni. Ma è a Prepo, in particolare nella comunità del rinnovamento nello Spirito, che ha «scoperto» la sua vocazione, grazie al parroco, monsignor Giuseppe Gioia, al rettore del Santuario mariano di Ponte della Pietra, don Fabrizio Crocioni, e a suor Roberta Vinerba. La prima messa di don Antonio verrà celebrata proprio nella chiesa-prefabbricato di Prepo, domenica alle 11.45. Il motivo della scelta è semplice. «E’ qui che sono stato raggiunto per la prima volta dalla chiamata del Signore», confessa.