REDAZIONE UMBRIA

Rogo all’Asm, dati ambientali "incoraggianti"

Così li definisce il Comune che, su proposta dell’Arpa, riduce l’area dei divieti. Sotto sequestro l’impianto bruciato insieme ai rifiuti

Impatto ambientale sotto controllo e funzionalità del servizio inalterata: il maxirogo all’impianto di selezione e trasferenza dell’Asm di Maratta, che giovedì ha bruciato carta e plastica alzando un’alta colonna di denso fumo nero visibile da tutta la città, poteva avere ben più gravi conseguenze. "Gas e particolato (pm10 e pm 2,5) sono in linea con le medie del periodo – fa sapere il Comune riferendo dei rilevamenti dell’Arpa – . Solo il biossido di zolfo ha subito un aumento tra le 17 e le 18, restando comunque abbondantemente sotto la soglia giornaliera, per ritornare poi tra le 18 e le 19 ai valori normali. Occorre ora attendere le analisi sui microinquinanti, con i risultati che arriveranno probabilmente lunedì". Intanto l’Arpa sta provvedendo a valutare il modello di ricaduta dell’incendio per gli inquinanti aereodispersi. La stessa Arpa, inoltre, ha suggerito al Comune di ridurre ad un raggio massimo di un chilometro dall’incendio i divieti di pascolo e razzolamento, raccolta e consumo di funghi ed erbe imposti dall’ordinanza emessa già giovedì sera dal sindaco Leonardo Latini (originariamente in un raggio di tre km). "Il consumo di prodotti alimentari coltivati – si legge nel provvedimento – è consentito solo dopo accurato lavaggio con acqua associato a strofinamento delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura; il consumo dei prodotti coltivati nell’area individuata è vietato da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento". Mentre l’impianto teatro dell’incendio è stato messo sotto sequestro dalla magistratura per gli inevitabili accertamenti sulle cause del rogo, Asm fa il punto della situazione. "L’impianto destinato alla raccolta smistamento e selezione del rifiuto indifferenziato ha visto compromessa la parte che, in preparazione al trasferimento in discarica, è destinata a triturare il rifiuto e separare la parte secca dal residuo organico – spiega la municipalizzata – _. Abbiamo fatto partire subito due gruppi di lavoro paralleli. Il primo volto a ripristinare (in un giorno) la funzionalità della parte di impianto non danneggiata che dovrebbe consentire di lasciare inalterate la capacità ricettiva e di smistamento del rifiuto. Il secondo per il ripristino delle funzionalità danneggiata dall’incendio. I servizi d’igiene urbana e le relative attività di raccolta dei rifiuti differenziati ed indifferenziati proseguiranno regolarmente in tutti i territori serviti".

Stefano Cinaglia