Quintana con diverse novità nel Corteo, nei cavalieri e nelle iniziative collaterali e culturali messe in campo. Ma anche Quintana delle ricorrenze per diversi Rioni. Tra quelle celebrate c’è stata quella del Rione Pugilli, che ha ricordato una serata speciale, ovvero quando il 12 settembre Paolo Margasini in sella a Ca’ Granda abbatté il muro dei 56 secondi nel giro. Un’impresa che segnò il sesto e ultimo Palio vinto da Ca’ Granda. Nella Taverna dell’Aquila nera sono state proiettate immagini, ricordi, emozioni che hanno riportato tutti indietro nel tempo, a una pagina di storia che rimarrà per sempre nel cuore del Rione Pugilli e della Quintana. Il Rione Morlupo ha celebrato il sessantesimo dal primo palio, nel ricordo di Otello Mariotti e Paolo Giusti.
La location è stata la sala video dell’Auditorium San Domenico, dove sono stati proiettati i documentari “Otello Mariotti - il Priore dei record“ e “Paolo Giusti - il cavaliere delle vittorie“. Il progetto, voluto fortemente dal Consiglio Rionale, è stato interamente curato dal rionale Ado Alili. Successivamente si è proceduto all’intitolazione della sala del consiglio rionale ad Otello Mariotti. Grandi le iniziative culturali, come il ciclo di incontri “Chi non sa far stupir vada alla striglia“. L’ultimo è stato quello in cui l’Ente Giostra ha consegnato alla Città di Foligno la riproduzione in bronzo dell’antico sigillo del Comune, attualmente conservato a Firenze, nel museo del Bargello.
Tra le iniziative senza dubbio che resteranno c’è il valore aggiunto attribuito a questa edizione da Segni Barocchi. La Notte Barocca è stata senza dubbio la punta di diamante del Festival. Una serata che ha trasformato la città in un palcoscenico shakesperiano, con scene e attori riprodotti in diverse location cittadine. E poi lo show dal palco di piazza San Domenico. Sul palco i danzatori hanno dato vita ad una coreografia dedicata ai personaggi di Shakespeare, a cura di Ricky Bonavita. Novità nel Corteo, come i nuovi costumi dei tamburini del Rione Cassero, realizzati con materiali come pelle lavorata, velluto per le finiture e borchiature. Oltre all’abito della madrina internazionale, nuovi anche gli abiti degli alfieri dell’Ente Giostra.