Ritardi e un volo cancellato. Aeroitalia finisce sotto accusa . Sase: "Rispettare gli accordi"

Nel mirino il nuovo ‘Perugia-Bergamo’: rinvii continui e una partenza annullata. Dura lettera della società regionale: "I passeggeri vanno tutelati. Così si lede l’immagine dell’aeroporto".

Ritardi e un volo cancellato. Aeroitalia finisce sotto accusa . Sase: "Rispettare gli accordi"

Ritardi e un volo cancellato. Aeroitalia finisce sotto accusa . Sase: "Rispettare gli accordi"

È la seconda denuncia – pubblica – in pochi giorni e nel mirino tutte e due le volte è finita la compagnia aerea Aeroitalia sul volo Perugia-Bergamo, inaugurato poche settimane fa e che a quanto pare sta provocando diversi disservizi ai passeggeri umbri. Al punto che Sase, la società che gestisce l’aeroporto di San Francesco, ieri ha inviato una dura lettera di richiamo alla compagnia, chiedendo che vengano rispettati in maniera stringente gli accordi sottoscritti.

Sase, nel documento di cui La Nazione è venuta a conoscenza, chiede il rispetto degli orari (dato che si verificano "sistematici ritardi"), il rispetto delle azioni di tutela dei passeggeri previste nei casi di cancellazione dei voli e adeguata informazione in caso di cambio di aeromobile. Già, perché oltre ai disagi ai passeggeri, a rimetterci è anche la buona immagine dell’aeroporto e della Regione che fin qui si sono costruiti proprio sull’efficienza e gli importanti risultati dello scalo umbro.

Nei giorni scorsi, dal sito web di Umbria Journal, erano state pubblicate le foto di un velivolo su quella rotta, piuttosto malmesso al suo interno, con segni del tempo che passa e "hostess che non parlano italiano".

L’altroieri la denuncia pubblica di Matteo Grandi, giornalista e autore televisivo molto conosciuto, che ha raccontato come da Perugia il volo sia partito con 50 minuti di ritardo. "L’aereo è piccolo ma moderno e confortevole e il volo - circa 55 minuti - piacevole (uniche note positive della giornata)".

A quanto pare un ritardo che in meno di un mese è diventato una routine. Ma il ritorno è andato anche peggio.

"Lo schermo dice che c’è un ritardo di 40 minuti. Neanche il tempo di arrabbiarmi per bene che il tabellone si aggiorna ancora: volo cancellato". Grandi, che nel frattempo si organizza per rientrare con un treno (con altre mille vicissitudini) chiama il call center per chiedere spiegazioni e se ci fosse la possibilità della ‘riprotezione’ sul volo, che spetta alla compagnia e consiste in albergo, cena ed eventuali altri pasti prima del nuovo decollo.

"Ma Aeroitalia e la gentile signora del call center non mi propongono nulla di tutto ciò". Finisce con il giornalista che insiste ma la signora al call center "mi sbatte il telefono in faccia".

Sui disservizi chiede spiegazioni il Partito democratico con il consigliere regionale Tommaso Bori e quello comunale, Francesco Zuccherini. "Auspichiamo che la Giunta regionale e la Sase chiariscano al più presto ogni dubbio, soprattutto a tutela dei cittadini".

Michele Nucci