Riparte la Marcia della Pace. Centinaia di associazioni all’anteprima di Santa Maria

Gruppi, scuole e volontari sabato per l’"Evento della fraternità" della Fondazione PerugiAssisi . Flavio Lotti: "Lavoreremo un anno per organizzare la mobilitazione più grande del mondo".

Riparte la Marcia della Pace. Centinaia di associazioni all’anteprima di Santa Maria

La Marcia della Pace ad Assisi

"Prima di tutto la pace" è lo slogan che accompagna la Marcia della pace e della fraternità promossa dalla Fondazione PerugiAssisi in programma sabato ad Assisi. Sarà aperta, alle 9.30, a Santa Maria degli Angeli, dall’incontro nazionale delle costruttrici e dei costruttori di pace in programma alla Domus Pacis. Nel pomeriggio, alle 15, la marcia partirà per raggiungere piazza del Comune, in Assisi dove l’arrivo è previsto per le 17. "La preoccupazione cresce di giorno in giorno – ha detto Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi – visti gli ultimi gravissimi fatti in Siria e Libano e anche la decisione che si sta discutendo in questi giorni di usare missili europei e americani contro città, basi e infrastrutture russe. Gli esperti sanno che, se questo accadesse, sarebbe un ulteriore passo verso la catastrofe".

Lotti ha anche annunciato che si partirà sin da subito per la preparazione della prossima Perugia-Assisi, il 12 ottobre 2025: "Stiamo lavorando a quella che dovrà essere la più grande manifestazione di pace del mondo". Alla marcia di sabato hanno già aderito oltre 270 associazioni da tutta Italia, 120 comuni e molte scuole. Intervenuta anche Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia. "Vi aspettiamo ad Assisi -ha detto Proietti - Il coraggio della pace è sempre più importante. Non dobbiamo farci scoraggiare, i nostri passi possono cambiare il mondo". Un appuntamento che vuole essere "contro la follia bellicista, la corsa al riarmo, tutte le stragi impunite, il cambiamento climatico, l’informazione a senso unico e la censura. Tutto questo per ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta".

Maurizio Baglioni