
L'elisoccorso Pegaso
Perugia, 25 maggio 2025 – Il Servizio di emergenza-urgenza 118 non è un costo, ma un baluardo che protegge la vita dei cittadini. E ogni ipotesi di riorganizzazione deve passare dal confronto diretto con la Regione, senza scorciatoie.
A dirlo le Federazioni Cisl Fp Umbria e Cisl medici Umbria, dopo gli incontri con tutti i lavoratori del settore (medici, infermieri, autisti e operatori socio-sanitari) che hanno ribadito un principio fondamentale: “Qualsiasi modifica del servizio deve mettere al centro il benessere del cittadino e valorizzare le competenze indispensabili dei professionisti”. Secondo Cisl Medici e Fp “salvare vite è una missione che richiede eccellenza e dialogo e il 118 non è un semplice servizio di trasporto sanitario, ma una tutela decisiva per i cittadini. Ogni intervento, quindi, richiede competenza tecnica, prontezza decisionale ed empatia. Qualità che solo professionisti preparati e motivati possono garantire”.
Le Federazioni Cisl, quindi, richiedono la “partecipazione attiva e decisionale delle figure professionali competenti” nella definizione di ogni progetto di riorganizzazione. “Chi opera quotidianamente sul campo conosce le criticità reali e può proporre soluzioni concrete che vadano oltre il mero contenimento dei costi”. L’obiettivo è presentare “proposte multiple e innovative che rispondano principalmente al benessere e alla sicurezza dei cittadini umbri, garantendo interventi tempestivi ed efficaci su tutto il territorio regionale. L’Umbria presenta sfide orografiche e logistiche uniche: borghi montani isolati, strade tortuose, distanze considerevoli tra centri abitati. Queste specificità richiedono soluzioni ad hoc, non modelli standardizzati importati. È fondamentale istituire un tavolo di lavoro permanente che garantisca risposte tempestive”.