
L’ormai nota ‘Venezia dell’Umbria’, Rasiglia (foto), sta costruendo un’accoglieza turistica sempre di più al passo con i tempi e soprattutto con i tanti turisti che è capace di attirare e che anno di lei una punta di diamante nell’attrattività del turismo folignate. Un borgo nato e sviluppato intorno all’acqua che attirò i Trinci e che da allora ha fatto dell’insediamento un faro, dando la possibilità di crescere e svilupparsi a molini e opifici. Da lunedì un passaggio ulteriore in questa maturità: l’inaugurazione dell’infopoint e dei bagni pubblici, collocati nelle strutture prefabbricate post terremoto, a 300 metri dal paese. Otto i servizi igienici allestiti, tra cui uno ‘family’ con tanto di fasciatoio per cambiare i bambini. "E’ una giornata di festa", ha detto l’assessore al Turismo, Michela Giuliani, che ha seguito il progetto del 2018, ridandogli slancio e riprendendo "un iter tortuoso" per sanare quello che l’assessore ha definito "un totale disallineamento tra l’idea progettuale e quello che doveva tramutarsi in progetto esecutivo". Nell’ambito del progetto realizzata anche una nuova cartellonistica turistica e frecce direzionali per il borgo, oltre ad una mappa turistica di Rasiglia realizzata da Sara Capitanucci. I turisti non mancano, anche in una mattina infrasettimanale: "I visitatori hanno iniziato a spalmarsi su tutta la settimana – racconta Milena Martini, dell’associazione ‘Rasiglia e le sue sorgenti’ – risolvendo anche un malcontento da parte dei residenti che, in certe giornate, non riuscivano ad uscire di casa. Venire di sabato o domenica rischia di non far godere a pieno di Rasiglia. Il turismo di massa è sempre un problema". E infatti l’associazione si muove per un turismo slow: girando per le viuzze si incontrano anche visite guidate aperte a tutti, e c’è chi come Luciano Ballarin, altro membro dell’associazione, mostra con orgoglio il suo telaio per i tessuti, da secoli della sua famiglia e ora diventato uno dei tanti aspetti da vedere a Rasiglia. E se da un lato i visitatori ci sono, dall’altro si continua a investire. Così dal 6 giugno ha aperto ‘La frottola’, locale e struttura ricettiva di Simone Lillocci. "E’ il recupero della storia", racconta.
Alessandro Orfei