
Le indagini sono condotte dai carabinieri
"Non appena mia madre andava a lavorare, lo ritrovavo nel mio letto. Mi ha stuprata tutte le volte che voleva…": ricordi dolorosi per una storia dai contorni inquietanti. Si sarebbe consumata tra la Valtiberina e l’Altotevere la terribile vicenda di abusi sessuali su una 14enne all’epoca dei fatti, portata alla luce da un servizio della trasmissione “Le Iene“ andato in onda domenica scorsa su Italia Uno. I carabinieri di Città di Castello indagano ora su un uomo di 53 anni, (originario del Sud Italia, ma residente a San Giustino) accusato dalla figlia della compagna di aver abusato più volte di lei. Ci sarebbero quattro video coi quali la ragazzina documentò, di nascosto, le violenze subite. Le indagini si concentrano sia sulle presunte violenze che sull’aggressione ai danni del giornalista de “Le Iene“ Luigi Pelazza, che nei giorni scorsi ha raggiunto l’uomo nell’abitazione di Selci Lama. Il caso, delicato e complesso, si dipana tra la Valtiberina e l’Albania e coinvolge più persone i cui livelli di responsabilità sono al vaglio degli inquirenti: indagano sia la Procura di Perugia che quelle di Arezzo e Alessandria (per un altro filone della stessa inchiesta). La ragazzina, di origine albanese, oggi ha quasi 17 anni ed è ospite di una comunità protetta. Circa tre anni fa, quando lei, la madre e il compagno vivevano in Altotevere (prima a Sansepolcro, poi a San Giustino) sarebbe stata abusata, più e più volte dall’uomo. È stata proprio la minorenne a far emergere la sua storia in una drammatica intervista a Le Iene: "Ho sempre cercato di respingerlo, ma lui mi tratteneva con la forza…", ha raccontato. Secondo quanto ricostruito la stessa ragazzina, di nascosto, sarebbe riuscita a girare alcuni video dei rapporti sessuali subiti dal 53enne. I video sono stati poi inoltrati dalla giovane a un “tiktoker“ albanese con il quale si era confidata in una chat via web. Ma il tiktoker (poi rintracciato in Liguria) invece di denunciare i fatti alle autorità avrebbe ricattato il presunto ‘orco’ estorcendogli 3 mila euro (inizialmente ne aveva chiesti 50mila) per bloccare la diffusione in rete di quei filmati. La vicenda è venuta a galla dopo che un terzo uomo - anche lui di origine albanese, residente in Altotevere e conoscente del presunto violentatore - ha visto quei video e li ha consegnati a un giornalista della trasmissione tv Piranjat. Il tiktoker, che deve rispondere di estorsione, si è consegnato spontaneamente ai carabinieri mentre il 53enne è stato denunciato per violenza sessuale e aggressione. Le indagini faranno luce su questa terribile vicenda di abusi.
Cristina Crisci