Quella bici è ’spinta’ dal cuore. Assisi abbraccia Vincenzo un vero atleta della generosità

Placida è in viaggio da Santa Maria di Leuca a Venezia per sensibilizzare sulla sindrome di Cornelia de Lange: raccoglie fondi che sosterranno la sperimentazione di nuove cure .

Quella bici è ’spinta’ dal cuore. Assisi abbraccia Vincenzo un vero atleta della generosità

Quella bici è ’spinta’ dal cuore. Assisi abbraccia Vincenzo un vero atleta della generosità

La città di San Francesco ha accolto Vincenzo Placida che sta compiendo, in bici, un viaggio, da Santa Maria di Leuca (Lecce) a Vigonovo (Venezia), dove abita, per sensibilizzare sulla sindrome di Cornelia de Lange e raccogliere fondi per la sperimentazione di nuove cure – grazie al progetto Closer – per migliorare la qualità di vita delle persone colpite da tale rara malattia genetica. Placida, i suoi accompagnatori e la figlia Valentina, 16 anni, colpita dalla grave malattia, sono stati accolti, in piazza del Comune, da vicesindaco Valter Stoppini, dal Comandante della Stazione Carabinieri di Assisi Luogotenente CS Mauro Carocci, dal presidente nazionale Danilo Franculli e dal vice Nazzareno Migliosi e dal Capo Sezione di Assisi, Roberto Brufani dell’Associazione MotoClub CCMotorday che sostiene l’iniziativa e che sta raccogliendo fondi in ogni tappa del percorso a sostegno del progetto Closer. CCMotorday nata nel maggio 2006 da parte di un comitato spontaneo di appartenenti all’Arma dei Carabinieri e non, da sempre è impegnata sul fronte benefico, con raccolta fondi; conta 1350 iscritti ed è organizzata su 14 sezioni. "Ci siamo impegnati a sostenere il progetto di ricerca Closer dell’Associazione Cornelia de Lange, fondata e gestita proprio da genitori di persone affette da questa rara sindrome, accompagnando Vincenzo nella sua traversata della penisola ed accogliendolo nelle varie tappe – sottolinea il Presidente Franculli –. E soprattutto raccogliendo fondi nella speranza di raggiungere i 28.000 euro necessari per la sperimentazione della nuova terapia, con carbonato di litio".

Maurizio Baglioni