Quattro giornate per il Corciano Festival

Ecco come sarà la manifestazione. Al lavoro per teatro, musica, arte, libri e rievocazioni storiche, nel borgo dal 13 al 16 agosto.

Il Corciano Festival si farà. Anche il borgo lancia la sua sfida culturale nell’estate della ripartenza e riconferma la sua manifestazione per eccellenza, una delle più longeve, prestigiose e significative del panorama regionale che quest’anno doveva celebrare l’edizione numero 56. Ovviamente il cartellone sarà in versione ridotta, in quattro giornate, e con l’esigenza di rispettare tutte le misure di sicurezza e distanziamento, con pubblico ridotto e spettacoli preferibilmente all’aperto.

Ma il Festival ci sarà. Dopo aver pensato a una cancellazione di questa edizione, l’organizzazione - Comune e Proloco - è al lavoro in modo febbrile per definire il cartellone. I contatti con gli artisti sono incessanti, i progetti ancora da definire ma alcuni punti fissi sono già tracciati. Il Corciano Festival si svolgerà da giovedì 13 a domenica 16 agosto e cercherà di rispettare quella varietà di arti e linguaggi che ha sempre caratterizzato la manifestazione. Torna, adattata al momento, la formula consolidata che spazia tra teatro, musica, letteratura, arte e rievocazioni storiche. Così, sul fronte delle arti visive si conferma la collaborazione con Gabriele Perretta, curatore l’anno scorso del rivoluzionario progetto “Stendale“ con la scenografica installazione di 70 grandi opere lungo le mura di Corciano. Stavolta la mostra sarà molto più semplice e ridotta, anche per esigenze economiche.

Per il teatro ci sono contatti con il regista Maurizio Schmidt, da sempre punto di riferimento del Festival con le sue intuizioni sorprendenti. Nulla è ancora deciso ma di certo non ci saranno gli originali allestimenti di Schmidt che spesso coinvolgevano il pubblico. Si pensa a due o tre attori sul palco, ovviamente distanziati dagli spettatori in platea. In programma anche un concerto e la presentazione di libri, per le rievocazioni storiche si sta pensando a un progetto con menestrelli intorno a un pozzo, musiche medievali e coreografie non in movimento.

Sofia Coletti