"Istituto Clinico Tiberino". Questo il nuovo nome di Prosperius, segno di un passaggio "storico" che vede il rinomato centro diventare a maggioranza pubblica, con un 51% delle quote in mano ad Usl (40%) e Comune di Umbertide (11%, le stesse di prima) ed il 49% in mano al socio privato (Brugnoni group sanità, che ha ceduto un suo 2% alla Regione). "In questo modo - rimarca Carizia - si mette in linea l’Istituto con la normativa nazionale sulle aziende partecipate. Un traguardo atteso da oltre 20 anni che ne rafforza l’eccellenza, dando garanzie a lavoratori e pazienti".
Il sindaco annuncia un "business plan" che prevede il rilancio e "importanti risultati nei prossimi quattro anni mentre l’Istituto Clinico Tiberino sarà collegato al Pronto Soccorso e all’ospedale". Se il Comune esulta, il Pd attacca parlando di un "ruolo marginale" dell’ente: "E’ vero che si ha una società a maggioranza pubblica - dice - ma questo, stante l’"attenzione" che Regione e Usl riservano al nostro ospedale, non fa presagire nulla di buono, neppure per la Riabilitazione. E’ difficile fidarsi del duo TeseiColetto che ha depredato i servizi sanitari del territorio.
Il nuovo Statuto marginalizzerà il ruolo del Comune, relegato a ruolo di comparsa, con un presidente scelto esclusivamente dalla Usl mentre la Regione avoca a sé ogni decisione incurante delle eventuali ricadute".
"Prosperius - insiste il Pd - passa da un bilancio fortemente positivo (almeno fino a tre anni fa) ad un bilancio che perde oltre un milione e mezzo di euro nel 2022, risultato numerico che porta a casa il presidente uscente nominato dal Comune. Un disastro. Il capogruppo Dem Matteo Ventanni rimarca: "Il passaggio societario sbandierato dalla maggioranza come una statalizzazione dell’ente ha messo in evidenza le difficoltà nella gestione della sanità locale di Comune e Regione".
Pa.Ip.