DONATELLA MILIANI
Cronaca

Prima la fuga di gas poi l’esplosione Muore a 44 anni nella sua casa

Gabriele Marsili stava verificando all’esterno con il fratello maggiore e un idraulico la causa del cattivo odore. Poi è entrato forse per cercare un attrezzo ed è rimasto sotto le macerie

di Donatella Miliani

Una fuga di gas (per la quale erano stati allertati i vigili del fuoco che stavano accorrendo sul posto), seguita da un’esplosione al piano terra dell’abitazione in cui viveva con i genitori e i fratelli. È morto così all’antivigilia di Natale a Cibottola, una manciate di case nella campagna umbra nel comune di Piegaro, Gabriele Marsili, operaio di 44 anni. Dopo la deflagrazione (qualcuno è convinto di aver udito un doppio boato), il fratello maggiore Roberto e l’idraulico che era stato chiamato per verificare il forte odore di gas che si sentiva intorno alla casa, in ristrutturazione, sono subito accorsi per cercare di aiutare la vittima. Con loro, anche il sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli che si trovava a poche decine di metri. Insieme hanno scavato a mani nude tra le macerie fino a ferirsi le dita nella speranza di poter trovare l’uomo ancora in vita, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Gabriele, in quell’esplosione, non ha avuto scampo. E pensare che anche la vittima poco prima era all’esterno, dove si trova il ’bombolone’ di gpl che alimenta la casa, insieme al tecnico e al fratello. Tutti a verificare l’origine di quello ’strano odore’ controllando anche la rete del sistema fognario. Poi, forse per prendere qualche attrezzo, Gabriele è entrato al piano terra della casa proprio mentre qualcosa (a stabilirlo con esattezza saranno le indagini in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Città della Pieve coordinate dal pm Gianpaolo Mocetti), ha innescato la scintilla che ha causato l’esplosione sotto i suoi piedi provocando il cedimento del solaio e il crollo di parte del soffitto e delle pareti. In un’altra ala della casa in quel momento si trovava il padre Pietro, rimasto illeso. La madre Mirella e l’altro fratello Marco invece, erano usciti per fare la spesa delle feste. Al loro rientro, lo schieramento di mezzi dei vigili del fuoco (varie squadre della centrale di Perugia, sul posto anche il comandante Francesco Santucci) e dei carabinieri li ha messi di fronte alla drammatica realtà. La notizia della morte improvvisa di Gabriele ha causato in loro un comprensibile stato di shock. "Che tragedia. Perchè?... " continuava a chiedere in lacrime mamma Mirella subito accompagnata lontano dai parenti. "Lei e mio zio non riescono ancora a realizzare bene cosa è accaduto" dice Paolo Pecorella, 44 anni, cugino di Gabriele arrivato a dare sostegno ai parenti. Alla domanda della donna, che si è dovuta trasferire in un’altra abitazione con il resto della famiglia, solo l’indagine (il magistrato, che ha posto sotto sequestro l’immobile dichiarato inagibile dai vigili del fuoco, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo) potrà dare una risposta. I carabinieri di Tavernelle ieri hanno ascoltato a lungo l’idraulico e il fratello maggiore di Gabriele, Roberto, che al momento dell’esplosione erano a pochi metri dall’ingresso della casa ad armeggiare per capire l’origine della ’perdita’ di gas. Perdita che ha finito con il saturare il solaio areato del pavimento. Quello sul quale Gabriele ha trovato la morte.