
L’assessora Costanza Spera ha la delega a politiche sociali, pari opportunità e contrasto a ogni forma di discriminazione
La pax politica a Palazzo dei Priori è durata lo spazio di una notte. Scoppia infatti il caso dell’assessora Costanza Spera che secondo l’opposizione si trova in posizione di conflitto d’interesse per un contributo del Comune ad un’associazione di cui la stessa Spera fa parte "e per questo si dovrebbe dimettere". Ma la sua replica e della sindaca non si sono fatte attendere.
In un video a tarda sera ribattono. "Devo difendere l’onorabilità della Giunta e dell’assessora – afferma Ferdinandi – poiché le affermazioni dell’opposizione sono infondate". "Non sono mai stata direttrice né componente del direttivo dell’associazione che ha ricevuto il contributo – spiega Spera dal canto suo – E non ero neanche al corrente che il dirigente avesse stanziato queste risorse. E’ molto grave che l’opposizione non verifichi le notizie che diffonde pubblicamente e che si chiedano le dimissioni di fronte a un atto del genere. E per questo motivo e per difendere la mia onorabilità mi riservo di agire a mia tutela in tutti i luoghi opportuni, compresi quelli legali". "Dato che non è stata mai nel direttivo non esiste incompatibilità come prevede l’articolo 63 del Tuel – aggiunge la sindaca – L’opposizione dovrebbe sapere inoltre che i contributi sotto i 70mila euro non passano in Giunta e sono a discrezione del dirigente. E infine – chiede - su che basi vengono chieste le dimissioni di Spera se non sulla base di strumenti diffamanti e strumentali?", dice la prima cittadina. Il centrodestra nel dettaglio ha chiesto chiarimenti "circa il finanziamento di 2 mila euro ad un’associazione di promozione sociale cui risulta ad oggi far parte Spera. Tale fattispecie, se dovesse essere confermata, rappresenterebbe una palese e macroscopica violazione del principio di imparzialità previsto dalla legge, trovandosi l’assessora in conflitto di interesse". "Come risulta dal curriculum depositato presso la segreteria del Comune – scrive l’opposizione - Spera dichiara di far parte dell’associazione in questione, dalla quale non si è dimessa, come la normativa impone e della cui posizione si è evidentemente ignorata la conflittualità da parte degli assessori alla Cultura e Turismo, Pierini e Croce che hanno avallato il contributo e che dovranno chiarire l’accaduto in Commissione controllo".
M.N.