
L’assessora Simona Meloni ha riferito in consiglio regionale sugli interventi per la moria di pesci al Trasimeno
Niente più degrado e carcasse di pesci sul lungolago: problema risolto. La moria anomala e precoce di pesci che, a partire dalla fine di febbraio, ha interessato vaste aree del bacino, suscitando allarme tra residenti, operatori turistici e istituzioni locali è stata al centro dell’attenzione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, che nei giorni scorsi ha discusso un’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Nilo Arcudi (Tesei Presidente–Umbria Civica) su un "fenomeno per il quale la Regione Umbria non può rimanere in silenzio", ha esordito Arcudi durante il suo intervento in Aula. "Serve un’azione tempestiva, coordinata e straordinaria, per salvaguardare il lago Trasimeno, le comunità che ci vivono e l’immagine dell’intero territorio regionale". Il consigliere ha ripercorso l’inizio del fenomeno: "Dalla fine di febbraio il Trasimeno è teatro di una moria anomala e anticipata di pesci, in particolare di carassi, con conseguenze evidenti per l’equilibrio ambientale, la salute pubblica e l’economia locale, in primis il turismo". Arcudi ha spiegato che simili episodi non sono nuovi ma che quest’anno si sono manifestati con tempistiche e dimensioni senza precedenti. La replica dell’assessore con delega al Trasimeno, Simona Meloni: "Il problema è risolto". A prendere la parola per la Giunta è stata l’assessore con delega specifica, che ha subito messo in chiaro l’origine della moria: "La moria dei pesci è un fenomeno noto e legato a condizioni ambientali critiche, alla presenza di batteri, alla ridotta ossigenazione". Meloni ha assicurato che la Regione ha già adottato misure concrete: "La Regione ha avviato una serie di azioni concrete: la formazione degli operatori addetti alla raccolta dei pesci, l’elaborazione di linee guida per la gestione delle morie di pesci".
Tra le azioni più significative, l’attivazione di una task force: "Tra metà aprile e metà maggio è stata attivata una apposita task force, anche per ridurre l’impatto visivo del fenomeno", ha spiegato l’assessore. "La situazione è stata risolta". Meloni ha anche illustrato il quadro finanziario degli interventi: "Nel 2024 vennero stanziati 50mila euro per la raccolta e lo smaltimento dei pesci. La cooperativa dei pescatori ha provveduto alla raccolta e allo smaltimento". Ma non sono mancate le difficoltà, soprattutto sul fronte dei risarcimenti: "Dal Ministero ci hanno comunicato che non potremo utilizzare le risorse europee Feampa per risarcire chi svolge questi interventi, per i quali abbiamo stanziato 70mila euro", ha chiarito.