Perugia, il Pd corteggia in gran segreto il professor Belardi

Perugia, il Pd corteggia in gran segreto il professor Belardi

Perugia, il Pd corteggia in gran segreto il professor Belardi

L’adrenalina dei politici quando ci sono le elezioni sale a mille. E poi si trasforma in euforia o delusione, a seconda di come finisce. Così è stato anche nel capoluogo, che ha seguito molto da vicino quello che è accaduto nei sette comuni al voto. Già, perché fra dodici mesi esatti si vota a Perugia per il nuovo sindaco che sostituirà Andrea Romizi (in "sella" dal 2014) e ragionevolmente dopo l’estate partiti e coalizioni si metteranno in moto: sarà una campagna elettorale lunga per tutti visto che non c’è il sindaco al secondo mandato. E ad oggi si può ragionare solo su ipotesi e scenari, con in più qualche numero delle elezioni di domenica. Che ha confermato FdI prima forza del centrodestra, FI che tiene, Lega che perde pezzi ovunque. Il Pd resta centrale nella coalizione con il supporto della sinistra e del Terzo Polo. Poi ci sono i Cinquestelle che nelle amministrative non brillano mai e l’incognita civiche: a Perugia – come altrove – funzionano però, eccome. Ad oggi il quadro appare dinamico, con alcuni rappresentanti del Pd ad esempio che in gran segreto hanno incontrato più volte un possibile candidato a sindaco: si parla di un docente universitario 65enne, che conosce bene la città... Tutte le strade portano di nuovo a Paolo Belardi, ingegnere e ’vecchio’ pallino del centrosinistra che stavolta sarebbe pronto a schierarlo. Occhio però, perché una fetta del Pd umbro non starà a guardare, soprattutto quelli del Trasimeno e dell’Alto Tevere (aree in cui pesano): "In vista delle regionali, Perugia è determinante e non si possono fare gli errori di cinque anni fa", mandano a dire al segretario Sauro Cristofani. Il nome? Circola quella di Marko Hromis. Del centrodestra si è detto già molto di Margherita Scoccia (FdI), attuale assessore all’urbanistica: ma i meloniani su questo dovranno convincere i centristi di Progetto Perugia, pronti a giocare la loro carta (Edi Cicchi, anch’ella assessore).

M.N.