
Il fumetto diventa pop art: Palazzo della Penna spalanca le porte al misterioso e celeberrimo ladro creato nel 1932 da Angela e Luciana Giussani con la mostra “Diabolik: 60 anni in nero“ che fino al 20 agosto celebra i sessant’anni del Re del Terrore, uno dei personaggi simbolo del fumetto made in Italy, icona dell’immaginario collettivo. La mostra, autorizzata dalla casa editrice Astorina, è stata progettata e realizzata dalla Biblioteca delle Nuvole (in collaborazione con Lo Spazionauta di Orvieto e il Museo del Giocattolo) e si snoda al primo piano del museo civico con rare pubblicazioni, documenti, poster, quadri, merchandising, cartoline e tavole originali seguendo un percorso espositivo che dalla nascita della casa editrice e della testata “Diabolik” consente di conoscere la storia editoriale del personaggio fino ai giorni nostri, ma anche la sua influenza nella cultura italiana. Tra memorabilia come le pistole di Ginko e i pupazzetti dei cattivi Disney, da segnalare che le tavole originali esposte sono opera di due dei molti disegnatori di Diabolik, il fuoriclasse Giuseppe Palumbo, autore del famoso remake del numero uno, che lavora con inchiostro su carta e del giovane umbro David Ferracci, autore di una singola storia breve pubblicata di recente e realizzata con tecniche digitali. Una sala della mostra è dedicata, infine, a contributi di artisti locali che rendono omaggio al re dei ladri, con opere grafiche personali. “Diabolik“ si può visitare tutti giorni dalle 10 alle 19 (tranne il lunedì a luglio) e il biglietto di ingresso consente la visita anche alle collezioni permanenti del Museo (su Gerardo Dottori e Beuys) e alla mostra su Arturo Checchi.