REDAZIONE UMBRIA

Paura al parco Mendez. Liceali rapinati col coltello : "Dateci soldi e merende"

Il gruppetto dell’Alessi era appena uscito da scuola quando è stato aggredito. La rabbia di una mamma che aspettava il figlio: "Basiti e preoccupati". I due responsabili sono stati identificati dai Carabinieri e portati in caserma.

Il gruppetto dell’Alessi era appena uscito da scuola quando è stato aggredito. La rabbia di una mamma che aspettava il figlio: "Basiti e preoccupati". I due responsabili sono stati identificati dai Carabinieri e portati in caserma.

Il gruppetto dell’Alessi era appena uscito da scuola quando è stato aggredito. La rabbia di una mamma che aspettava il figlio: "Basiti e preoccupati". I due responsabili sono stati identificati dai Carabinieri e portati in caserma.

C’è preoccupazione e anche molta amarezza tra i ragazzi e i genitori dopo quanto accaduto l’altro ieri alla fermata del minimetrò nei pressi del parco Chico Mendez in via Cortonese. Due bulli più grandi hanno aggredito un gruppetto di sei studenti della prima classe del Liceo Alessi all’uscita della scuola, per rapinarli, coltello alla mano, degli spiccioli che avevano in tasca. "Il fatto – racconta la madre di uno di loro, che stava aspettando il figlio alla fermata – è molto grave, anche perché denota grande sfrontatezza da parte dei due giovani, pronti ad impugnare un’arma in pieno giorno per poche lire senza pensare alle conseguenze di un simile gesto".

Il brutto episodio è successo martedì alla fermata dei mezzi pubblici all’ingresso del parco. I due hanno avvicinato i sei liceali e hanno tirato fuori il coltello per farsi consegnare i soldi. Due ragazzini sono stati strattonati e un altro che si era tolto lo zaino dalle spalle in segno di resa, è stato minacciato con la lama, perché il gesto era stato equivocato. E’ panico. I sei amici sono terrorizzati.

Tutto si svolge in una manciata di minuti. "Gli studenti – riferisce sempre la madre di uno di loro – in tasca avevano il resto della merenda e l’hanno consegnato senza battere ciglio, rimanendo uniti e compatti per evitare problemi, mentre un ragazzo che era riuscito a guadagnare qualche metro di distanza chiamava le forze dell’ordine". Nel frattempo è sopraggiunto un altro capannello di studenti. Sono circa una decina. A questo punto i rapinatori nel vederli arrivare si sono innervositi e sono scappati. I due gruppi si confrontano. Si scambiano informazioni. Episodio analogo è successo anche a loro. Arrivano i carabinieri. Con i ragazzi fanno un giro nei dintorni del parco per cercare qualche traccia. "Eccoli – dice uno studente, indicando due giovani seduti in una panchina poco più avanti. – Li riconosco, sono stati loro". Così i due bulli sono stati fermati, identificati e portati in caserma. Si tratta di minori.

Le vittime, con le loro famiglie, sono andate poi a sporgere denuncia. "Nelle chat dei genitori e anche sui social è partito il passaparola e anche una serie di indicazioni – riferisce la signora – Consigliamo ai nostri figli, per quanto possibile, di rimanere sempre in gruppo nell’attraversare il parco e segnalare qualsiasi situazione avvertita come pericolosa, per sé o per chiunque altro, al 112. Nel dubbio, meglio sempre chiamare il numero di emergenza. Non reagire mai alle provocazioni, anche perché si può finire con una lama in pancia. Comunque siamo basiti dal comportamento dei due bulli – conclude la mamma –. Dopo la rapina non si sono neanche preoccupati di scappare. Anzi con atteggiamento spavaldo erano seduti incuranti di tutto".

Silvia Angelici