PITIGLIANO (Grosseto)
Doveva essere una giornata spensierata, invece l’ultimo giorno di caccia per quattro amici cacciatori si è trasformato in una tragedia. È morto sul colpo Giovanni Stentella, 53 anni, residente a Narni Scalo, in provincia di Terni, raggiunto da un colpo di fucile sparato accidentalmente da un suo amico. Un’altra tragedia, dunque, consumata durante una battuta di caccia e che porta a tre le vittime umbre dall’inizio dell’anno. Un triste bilancio, per una strage senza fine, in soli pochi giorni.
L’episodio è accaduto intorno alle 12.30 ieri nelle campagne di Pitigliano, in località Formica, in provincia di grosseto. I quattro amici, tre di Terni e l’uomo deceduto di Narni, avevano scelto Pitigliano per una battuta di caccia ai colombi.
Malgrado tutti e quattro accomunati dalla passione per la caccia, ieri di battuta erano solo in due, perché Stentella e un altro del gruppo non essendo in regola con il pagamento dell’Atc, non potevano cacciare e si erano limitati ad accompagnare gli altri due.
Secondo una prima ricostruzione, i quattro stavano passeggiando nella campagna e Stentella avrebbe avvisato del passaggio di alcuni colombi. Uno dei cacciatori, impugnando il fucile, si sarebbe incamminato verso il punto indicato ma avrebbe perso l’equilibrio e dal fucile è partito un colpo che ha raggiunto l’amico, uccidendolo all’istante.
Immediatamente è stato lanciato l’allarme, i mezzi del 118 sono intervenuti in tempi rapidi. Sono arrivate l’automedica di Pitigliano, la Misericordia di Manciano, e i vigili del fuoco e i carabinieri per le indagini. Anche l’elisoccorso Pegaso 2 si è alzato in volo, ma purtroppo è stato inutile.
La notizia del tragico episodio ha scosso la comunità umbra. Giovanni Stentella infatti era molto consociuto a Narni, dove gestiva insieme alla moglie il negozio di parrucchieri in via Tuderteo. L’uomo lascia la moglie e un figlio. La salma adesso è a disposizione dell’autorità giudiziaria, le indagini sono state affidate alla sezione polizia giudiziaria dei carabinieri della Procura e sono condotte dal sostituto procuratore Salvatore Ferraro.