Parla Stefano Cammerieri: "Forte senso di appartenenza"

Il nuovo rettore del Convitto nazionale "Principe di Napoli" di Assisi: "Valorizzare gli spazi esterni sia per la didattica che per le attività sportive".

Parla Stefano Cammerieri: "Forte senso di appartenenza"

Parla Stefano Cammerieri: "Forte senso di appartenenza"

"Quando sono arrivato, un mese fa, mi ha colpito il forte senso di appartenenza che ho riscontrato in tutte le componenti che vi operano e come gli abitanti di Assisi tengano alla nostra realtà. Cosa intendo fare? Mi piacerebbe valorizzare alcuni spazi esterni presenti nella struttura sia per la didattica che per le attività sportive di studenti e convittori sul modello dei college americani: sarebbe il modo migliore per onorare l’imminente anniversario di 150 anni dall’istituzione. Il sogno nel cassetto? Riattivare la piscina interna". Parla così il professor Stefano Cammerieri dal 1°settembre nuovo rettore del Convitto Nazionale "Principe di Napoli" di Assisi, storica e prestigiosa istituzione cittadina istituita con Regio decreto nel febbraio del 1875; succede al rettore Annalisa Boni. Cammerieri, 59 anni, radici assisane ("Sono nato ad Assisi, dove trascorso la mia infanzia prima di trasferirmi a Perugia dove abito"), una carriera da docente di economia aziendale. Nel 2017 ha vinto il concorso nazionale per dirigenti scolastici, con il primo incarico all’I.S.I.S. Buonarroti – Fossombroni di Arezzo. Ora il Convitto Nazionale, con le tre scuole annesse – Primaria, Secondaria di primo grado, liceo Scientifico -, per un totale di circa 1100 studenti oltre a un centinaio di convittori e ai tanti che fruiscono del servizio di seminconvitto. "Venire ad Assisi è stata una mia scelta, l’avevo messa al primo posto fra le scelte – aggiunge -. Avverto tutta la responsabilità di operare in una struttura tanto complessa, ma ritengo anche che ci siano le condizioni per lavorare bene: grazie alla disponibilità dei collaboratori scolastici, dei cuochi, degli educatori, dei docenti, grazie alle strutture presenti, alla collaborazione con le istituzioni, a cominciare dalla Provincia". Convitto Nazionale che guarda al futuro. Ecco allora l’attenzione a garantire sempre più spazi ("Quelli ‘verdi’ inutilizzati all’interno del ‘Principe di Napoli’, alla possibilità di un altro spazio per lo sport, alla riattivazione della piscina"), la necessità di nuove aule e laboratori: "Quella di nuove aule e laboratori è un’esigenza irrinunciabile: abbiamo bisogno di spazi per le attività didattiche – conclude il professor Cammerieri -. Ritengo che l’aumento degli studenti, registratosi in questi anni, sia un segno di apprezzamento per quanto offerto in termini di servizi e della didattica in tutte e tre le scuole annesse al Convitto Nazionale, grazie a un corpo docente molto preparato. E tutto questo ha portato a risultati e attività assai apprezzati da studenti e famiglie".

Maurizio Baglioni