REDAZIONE UMBRIA

"Palpeggiata in strada, brava a denunciare"

Molestie a una studentessa, giovane arrestato. Il capitano dei carabinieri, Tamara Nicolai: ’Gesto violento sul quale non si può scherzare’

"Non è un gesto scherzoso e non va assolutamente sottovalutato. E’ un gesto fortemente lesivo della dignità perché invade in maniera violenta la sfera fisica e personale di una donna". Il comandante della Compagnia carabinieri di Perugia, capitano Tamara Nicolai, non ha dubbi: sui palpeggiamenti non c’è nulla di goliardico. Anzi. E non c’è niente da scherzare su quanto avvenuto a Perugia, dove una ragazza poco più che diciottenne, studentessa fuorisede, è stata palpeggiata, mentre camminava per strada. Proprio così: l’aggressore le si è avvicinato, come se nulla fosse, e le ha messo la mano sul sedere. Lei, la ragazza, è rimasta interdetta, attonita, ha alzato la testa e si è guardata intorno: ha incrociato, per fortuna, gli occhi di un uomo che aveva assistito a tutta la scena, che si è avvicinato, l’ha soccorsa e tranquillizzata. Quanto al molestatore, beh, non poteva andargli peggio: perché oltre al signore che si è subito preso cura della ragazza, hanno assistito alla scena anche i carabinieri di una pattuglia della sezione radiomobile. E per lui non c’è stato nulla da fare: è stato arrestato immediatamente, in flagranza di reato. L’accusa è pesante: dovrà rispondere di violenza sessuale. Ora è in camera di sicurezza, in attesa del processo per direttissima.

"La ragazza è stata bravissima – continua il capitano Nicolai –: non ci ha pensato due volte, ha deciso subito di presentare denuncia e subito è venuta in caserma. Non ha avuto paura di rivivrere di nuovo e raccontare come erano andate le cose. Per il molestatore si configura appieno l’accusa di violenza sessuale".

Alla giovane studentessa i carabinieri hanno spiegato della presenza a Perugia dei centri antiviolenza e della possibilità di poter parlare di quanto accaduto con personale specializzato. Certo, la ragazza non ha nascosto il suo malessere e l’amarezza per quello che le era accaduto. "Abbiamo visto tutti il viso della giornalista Greta – continua il capitano Nicolai –, ci è rimasto in mente perché raccontava di un gesto che può essere rappresentato come uno scherzo ma che è ben altro: è un gesto violento".

"Da parte nostra l’appello a tutte le donne, ma a tutti coloro che sono vittime della violenza di genere – continua –, è quello di denunciare, anche la cosa che può sembrare la più insignificante. Venite in caserma, per uno sfogo, per raccontarci una situazione, per essere orientati e aiutati. Noi carabinieri ci siamo, vi spieghiamo, vi supportiamo e vi aiutiamo. Abbiamo personale specializzato – conclude il comandante della Compagnia di Perugia, Tamara Nicolai – che è stato formato appositamente e che può essere un validissimo sostegno, anche solo per un consiglio".

Annalisa Angelici