
L’amministratrice delegata di Umbra Acque,. Tiziana Buonfiglio e il presidente Filippo Calabrese
Ben 60 milioni di investimenti, una cifra mai vista da quando Umbra Acque è stata costituita (era il 2002). E poi un patrimonio netto di 84 milioni, un margine operativo lordo di 45 e ben tre milioni di bonus idrici erogati alle famiglie in difficoltà. Sono alcuni dei numeri emersi dal bilancio della società che gestisce il servizio idrico in 38 comuni dell’Umbria. Ieri, infatti, l’Assemblea dei Soci della Spa ha approvato all’unanimità dei presenti (per l’ottavo anno consecutivo), il bilancio d’esercizio 2024, con la partecipazione di oltre il 97% del capitale sociale. Il patrimonio netto come accennato supera gli 84 milioni (rispetto ai 71 del 2023) e gli investimenti realizzati ammontano a 60,4 milioni, quasi il doppio sui 36 nell’anno precedente.
“Abbiamo chiuso un bilancio straordinario – ha detto l’amministratrice delegata, Tiziana Buonfiglio -. Nel 2024 abbiamo proseguito nella realizzazione di opere infrastrutturali rilevanti e strategiche per i territori gestiti e per l’Umbria più in generale, essenziali per la protezione della risorsa, per il potenziamento della capacità dei sistemi di approvvigionamento e di adattamento dell’intero sistema al cambiamento climatico. Oltre 60 milioni di euro di investimenti prodotti – ha aggiunto - che corrispondono a circa 124 euro per abitante/servito rispetto ai 73 euro del 2023 (il trend nazionale stimato è pari a 72 euro per abitante/servito). E lo stress idrico di grado severo che caratterizza la nostra regione, si combatte proprio puntando oltre che sui comportamenti sostenibili, anche tramite investimenti infrastrutturali che innalzano la resilienza e l’interconessione dei sistemi di approvvigionamento”.
“In occasione dell’Assemblea – ha affermato il presidente del Consiglio di amministrazione, Filippo Calabrese - è stato presentato per il sesto anno consecutivo, anche il Bilancio di Sostenibilità. Abbiamo ben 76 Case dell’Acqua hanno permesso di risparmiare 7,5 milioni di bottiglie di plastica, con una corrispondente riduzione delle emissioni di CO2e per 1.793 tonnellate. Altresì, i parametri controllati sulle acque potabili e depurate sono stati oltre 190mila e sono stati trattati oltre 14.300 tonnellate di rifiuti, di cui oltre il 91% mandati a recupero”.