
L'ospedale da campo di Perugia (Crocchioni)
Perugia, 11 novembre 2020 - Trentaquattro posti di degenza per i pazienti Covid, tre posti di terapia sub-intensiva, 29 tende che insistono su una superficie di circa 1.300 metri quadrati montate a tempo di record in tre giorni dai militari: l’ospedale da campo allestito dall’Esercito sul piazzale del Santa Maria della Misericordia di Perugia servirà a dare una boccata di ossigeno importante al sistema sanitario messo a dura prova dall’ondata di ricoveri. Una struttura che fa parte, a pieno titolo, del piano di salvaguardia previsto dalla Regione Umbria, per reggere la fase più critica della pandemia.
La struttura è ormai pronta e già giovedì pomeriggio è previsto il trasferimento dei primi malati da SarsCoV2. Mercoledì anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi e il prefetto Armando Gradone sono andati a vedere le fase finali dell’allestimento da parte del Reparto sanità ’Napoli’ di stanza a Persano, comandato dal tenente colonnello Mario Galati. All’interno le stanze di degenza, la strumentazione sanitaria - come l'ecografo e i ventilatori polmonari - e percorsi 'sporco', 'pulito' per evitare la trasmissione del contagio.
Solo in caso di criticità severa i pazienti che necessitano di essere intubati saranno trasferiti all’interno del Santa Maria della Misericordia in interapia intensiva.
L’ospedale posizionato ora a Perugia, nella prima fase dell’emergenza Covid era stato impiegato a Piacenza mentre, in passato, era stato utilizzato per le grandi emenrgenze nazionali e internazionali: dai terremoti agli scenari di guerra, Libano e Afghanistan in particolare.
L’arrivo dei militari è stato accompagnato anche da manifestazioni spontanee di solidarietà da parte della popolazione. Nelle ore di incessante lavoro molti semplici cittadini, titolari di bar e di locali della provincia hanno voluto portare ai soldati generi alimentari e prodotti tipici locali, in segno di ringraziamento per l’impegno sul fronte del virus.
L'ospedale rientra tra le iniziative messe in campo dal Ministero della Difesa, dirette e coordinate dal Comando di Vertice Operativo Interforze di Roma (COI) per supportare il Paese in questo difficile momento di emergenza epidemiologica.