Organici ridotti all’osso in Tribunale. La questione sul tavolo del sindaco

Dalla Cisl: "Situazione peggiorata. Tre magistrati all’ufficio di sorveglianza per altrettanti penitenziari" .

Organici ridotti all’osso in Tribunale. La questione sul tavolo del sindaco

Organici ridotti all’osso in Tribunale. La questione sul tavolo del sindaco

In Consiglio comunale si parla di Tribunale. A porre all’attenzione del sindaco Andrea Sisti le problematiche che riguardano il Tribunale di Spoleto è stato il consigliere di Obiettivo Comune, Sergio Grifoni, con un’interpellanza presentata ad ottobre e che ora finisce all’ordine del giorno. . Grifoni spiega che in seguito ad apposito decreto legislativo del 2012 relativo alla revisione territoriale della giustizia italiana, il Tribunale di Spoleto ha acquisito la competenza di numerosi comuni umbri, coprendo un’utenza di oltre 100mila abitanti. Ora qualche mese fa il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione a sostegno del disegno di legge n. 710, presentato al Senato, con il quale si chiede di modificare il decreto 155/2012 e, di fatto, il ripristino delle sedi Giudiziarie distaccate di Assisi, Città di Castello, Foligno, Gubbio e Todi. Dopo la revisione territoriale non sono state adeguate le piante organiche del personale amministrativo e questo è il principale problema del Tribunale di Spoleto.

A sollecitare il Ministero ad intervenire per risolvere questa problematica, rivedendo le piante organiche, sono stati nell’ordine gli stessi uffici giudiziari regionali, l’Ordine degli avvocati, la Camera penale ed i sindacati, ma ad oggi, dopo oltre dieci anni, il numero di dipendenti amministrativi previsti al Tribunale di Spoleto rimane lo stesso di prima del riassetto territoriale. Ad affrontare le situazioni di maggiore sofferenza sono gli uffici della Procura della Repubblica e quelli del Tribunale di sorveglianza. Il nuovo procuratore capo Claudio Cicchella deve far fronte ad una situazione di assoluta emergenza.

"La situazione rispetto a sei mesi fa – afferma Elisabetta Rico, coordinatrice regionale del settore giustizia della Fp Cisl – è ancora più critica perché di recente il direttore amministrativo e un cancelliere sono stati trasferiti a Terni e non sono stati sostituiti. Non meno problematica è la situazione dell’ufficio di sorveglianza competente per i carceri di Spoleto, Orvieto e Terni da gestire con appena tre magistrati e tre unità di cancelleria a cui si aggiungono due applicati di cui uno volontario". Per quanto riguarda il Tribunale invece la situazione è stata tamponata grazie all’arrivo degli addetti all’ufficio per il processo che sarebbero dovuti essere dei collaboratori dei magistrati ed invece sono stati associati alla cancelleria. Insomma la situazione è piuttosto complicata ed oggi diventa difficile anche richiedere un semplice casellario giudiziario in Procura".