"Ora intervenga il ministero". Ancora violenza in carcere. Il Sappe chiede un’ispezione

Un detenuto tenta di impiccarsi in cella e aggredisce gli agenti intervenuti per salvarlo. Poi tenta di fuggire dall’ospedale. Il sindacato: "Sabato scorso un altro episodio".

"Ora intervenga il ministero". Ancora violenza in carcere. Il Sappe chiede un’ispezione

"Ora intervenga il ministero". Ancora violenza in carcere. Il Sappe chiede un’ispezione

Chiede un’ispezione ministeriale nel carcere di Capanne il Sappe. Una richiesta che arriva all’indomani degli ultimi episodi che si sono verificati. Iniziando dal tentativo di impiccarsi in cella da parte di un detenuto che poi ha aggredito i poliziotti intervenuti a salvarlo. Una volta in ospedale, ha tentato inutilmente la fuga, bloccato dalla scorta della polizia penitenziaria. "L’uomo, di nazionalità tunisina e già resosi responsabile in mattinata di atti di violenza verso il personale di polizia penitenziaria dell’istituto di Capanne, ha inscenato un impiccamento per uscire dalla cella, ma quando i poliziotti sono intervenuti ne è nata una colluttazione, a seguito della quale quattro poliziotti sono finiti all’ospedale con prognosi di cinque giorni ciascuno. Nel pomeriggio, poi, nel mentre era stato portato al locale nosocomio per accertamenti medici ha tentato la fuga" sottolinea Roberto Bonino, segretario per l’Umbria del Sindacato autonomodi polizia penitenziaria.

Una situazione allucinante, "di assurda violenza" denuncia Bonino, che già sabato aveva avuto un prologo quando "un agente in servizio presso la casa circondariale di Perugia, unitamente al sovrintendente di turno, era aggredito da un detenuto di nazionalità tunisina perché questi si era visto da loro sottrarre un secchio di alcol procurato da un composto di frutta macerata non consentito. In particolare, scagliando contro uno di essi uno sgabello in legno in dotazione alla cella e successivamente, al tentativo di bloccaggio da parte degli agenti, il soggetto torceva una mano a uno di loro al quale gli sono stati refertati dieci giorni di prognosi". Anche da questo, la richiesta di far intervenire ispettori ministeriali.