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Opere pubbliche, grandi manovre "C’è un piano di investimenti da quasi 22 milioni di euro"

L’assessore Pizzo: "Priorità ai progetti finanziati dal Pnrr". Tra i lavori previsti i 5,3 milioni per il Centro Politiche sociali e i 2 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico della Rupe.

Opere pubbliche, grandi manovre "C’è un piano di investimenti da quasi 22 milioni di euro"

Un piano di investimenti nel settore delle opere pubbliche da quasi 22 milioni di euro nell’arco dei prossimi tre anni. E’ quello presentato dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Piergiorgio Pizzo. "La chiara e netta linea di azione di questa amministrazione – dice Pizzo – si riflette sul piano delle opere pubbliche che per il 2023 prevede interventi per 21,8 milioni di euro dando priorità ai progetti finanziati con fondi Pnrr di competenza diretta dell’ente che ammontano complessivamente a 10 milioni di euro". Ci sono i 5,3 milioni per il Centro per le Politiche sociali che è destinato a riqualificare il quartiere di Orvieto scalo, i 2,3 milioni per la costruzione della nuova scuola dell’Infanzia di Sferracavallo, gli interventi per l’efficientamento energetico di Palazzo Negroni e del Palazzo comunale nonché quelli per l’informatizzazione dell’Ente e la digitalizzazione dei servizi al cittadino. Ci sono poi 950mila euro per la manutenzione straordinaria della viabilità che interesseranno in particolare Ciconia e Canale e il rifacimento di Piazza Monte Rosa a Orvieto scalo che potrà partire non appena terminati i lavori nel parcheggio interrato del Borgo. Ci sono 2 milioni di euro per i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico della Rupe di Orvieto e quella di Sugano, 620mila euro per il museo della ceramica a palazzo Simoncelli, 200mila euro per la valorizzazione dell’area archeologica di Campo della Fiera e non ultimi 400mila euro per gli interventi di manutenzione dello stadio ‘Muzi’ e 265mila euro per il completamento dell’area residenziale del Fanello a Ciconia. L’assessore fa anche una considerazione generale sul bilancio comunale:"Quest’anno gli enti pubblici - spiega - hanno avuto a che fare con oggettive difficoltà nel costruire i bilanci per l’incertezza che ancora regna sul fronte dei costi dell’energia, per l’aumento degli interessi sui mutui e per le maggiori spese dovute al rinnovo del contratto del pubblico impiego che non è stato accompagnato da trasferimenti aggiuntivi da parte dello Stato. Per il Comune questo ha significato circa 1,5 milioni di euro di maggiori costi ma questo non ha bloccato la capacità dell’amministrazione di programmare e di investire sulle vocazioni della città che sono diventate anche leva economica e di sviluppo. Le maggiori spese vengono infatti coperte grazie al consolidamento delle entrate extratributarie provenienti dall’aumento dei flussi turistici: gli ingressi al Pozzo di San Patrizio, la tassa di soggiorno, i parcheggi e i bus turistici".

Cla.Lat.