REDAZIONE UMBRIA

"Non sia escluso l’inossidabile, l’Ast va tutelata"

"L’Unione Europea potrebbe escludere l’acciaio inossidabile dal meccanismo di regolamentazione delle frontiere del carbonio (Cbam) a causa di una elevata diversificazione dei prodotti, della mancanza di dati di riferimento e di importazioni non molto elevate". lo scrivono i sindacati dei metalmeccanici ai parlamentari ed europarlametari umbri, al sindaco di Terni e alla presidente della Regione. "Come sapete Acciai Speciali Terni è tra i maggiori produttori europei di acciaio inossidabile e in questi anni, anche su richiesta delle organizzazioni sindacali - continuano i metalmeccanici – , si sono contrattati consistenti investimenti per rendere più sostenibile il processo produttivo a ridosso della città. Se tale determinazione sarà confermata, ne farebbe le spese in modo decisivo il sito di Terni, e anche se ci dovesse essere un ripensamento fra qualche tempo si rischiano, adesso, danni irreversibili per il particolare momento di vendita e per l’atteso pronunciamento della Commissione antitrust Europea fissato il 22 dicembre". "Vogliate intraprendere tutte le azioni necessarie al fine di poter chiarire questa situazione - aggiungono – e mettere in atto una strategia per difendere le produzioni del sito ternano, più volte definite strategiche anche dal Governo italiano"