
Accertamenti condotti dalla polizia
Sul suo capo pendeva il divieto di dimora in Umbria "in ragione – spiegano dalla questura di Perugia – dei suoi numerosi precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti". E, invece, proprio la polizia lo ha sorpreso a spacciare droga a Foligno, in centro. È successo giovedì scorso quando gli uomini del Commissariato di Foligno hanno arrestato un ventenne, di origini tunisine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale di Spoleto.
Al giovane, ben noto ai poliziotti visti i suoi numerosi precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti, come detto era stata di recente applicata la misura cautelare del divieto di dimora nell’intera regione Umbria. Misura cautelare che il ventenne non ha ottemperato. Gli agenti del Commissariato, infatti, lo hanno sorpreso nuovamente a Foligno, mentre era ancora una volta impegnato nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti in centro storico. "Tale episodio è stato ritenuto particolarmente grave – spiega dalla questura di Perugia –, sia perché il 20enne non aveva rispettato il divieto di mantenersi fuori regione, sia, soprattutto, perché sintomatico della sua permanente volontà di dedicarsi e trarre profitto da traffici illeciti".
Per questo, i poliziotti hanno subito segnalato l’accaduto alla Procura di Spoleto, che, ritenendo insufficiente il semplice divieto di dimora, ha trasmesso al gip una richiesta di aggravamento di tale misura cautelare.
Il giudice spoletino, quindi, ha emesso un’ordinanza applicativa della più afflittiva misura della custodia cautelare in carcere, eseguita dai poliziotti e ora il ventenne è attualmente associato al carcere di Spoleto.