
Rupert Everett (primo da destra) nei panni dell’Inquisitore
Perugia, 1 marzo 2019 - Ci siamo. Lunedì sera va in onda su Rai Uno la prima, attesissima puntata de ‘Il Nome della rosa’, la fiction delle meraviglie che il regista Giacomo Battiato ha tratto dal romanzo di culto di Umberto Eco. E i riflettori si accendono anche su Perugia e su piazza IV Novembre che nel maggio scorso ospitò le riprese della serie tv trasformandosi nel set di una piazza medievale ai tempi dell’Inquisizione tra roghi di eretici, scene di massa con popolani, nobili e soldati e cortei di monaci.
Di certo per la città sarà una ribalta mediatica di fortissimo impatto promozionale. ‘Il nome della rosa’ è infatti una coproduzione internazionale in quattro puntate che verrà distribuita in tutto il mondo con un cast d’eccezione che schiera John Turturro nel ruolo del protagonista Guglielmo da Baskerville (interpretato da Sean Connery nel film di Annaud), Rupert Everett nelle vesti dell’Inquisitore Bernardo Gui, il giovane Damien Hardung (è il novizio Adso) e attori italiani come Alessio Boni, Fabrizio Bentivoglio, Roberto Herlitzka. Era l’8 maggio quanto le star arrivarono a Perugia per girare una scena cruciale della fiction, per una giornata di riprese iniziate con il sole e finite sotto la pioggia.
In piazza IV Novembre è stata infatti girata un’unica, lunghissima scena che ruota intorno al rogo, ripreso da momenti e punti di vista diversi: l’eretico Pietro da Todi (interpretato da Stefano Scherini) che grida tra fiamme e fuoco, le reazioni del popolo con centinaia di comparse perugine (inclusi attori locali e il compianto Leonardo Cenci), l’incontro tra Guglielmo da Baskerville e Adso, il discorso dell’Inquisitore con scenografica camminata di Rupert Everett sulle scale della Vaccara fino al pulpito di Palazzo dei Priori.
Anche Bevagna è stata set della fiction e di molte altre produzione. Perché ‘Il Nome della Rosa’ è solo un tassello, preziosissimo, di un fenomeno che ha trasformato l’Umbria in una meravigliosa terra di set, richiestissima dalle produzione di cinema e tv. Tutto è iniziato con ‘Don Matteo’, il prete detective di Terence Hill in azione a Gubbio e Spoleto.
Poi c’è stata la fiction ‘perugina’ dedicata a Luisa Spagnoli interpretata da Luisa Ranieri ma è soprattutto nell’estate scorsa che i set si sono moltiplicati. Il regista di Basic Instinct Paul Verhoeven ha girato il kolossal ‘Benedetta’ per un mese a Bevagna (già set della serie Disney Sara e Marti’), con una scena anche a Perugia, Spoleto è stata il set di ‘Copperman’ con Luca Argentero, appena uscito in sala, e Foligno di ‘Nati due volte’ con Fabio Trioiano. E a novembre il divo Morgan Freeman ha girato a Perugia una puntata della serie ‘The Story of God’, tra piazza IV Novembre e San Bevignate.