Legambiente Foligno e Valli del Topino, coordinata da Marco Novelli, si schiera contro il progetto di “Variante sud“ proposta dalla Quadrilatero e chiede di avviare una seria partecipazione. Una dura presa di posizione, destinata a far discutere, soprattutto dopo il Consiglio comunale aperto sul tema e dopo la altrettanto dura uscita del Comitato Variante Sud. Per il circolo ambientalista "l’impatto ambientale del progetto è eccessivo per il territorio e al contempo non utile al conseguimento del fine per il quale viene concepito". "La soluzione proposta non si rivelerà utile a decongestionare il traffico cittadino - continua Legamebiente – . Ad oggi, a fronte della sempre più urgente necessità di ripensare l’organizzazione delle città, a partire dalla mobilità, questa ennesima opera faraonica sembra spropositata rispetto alle esigenze di una comunità comunque non in crescita". Per Legambiente, l’opera è in contraddizione rispetto ad un approccio "ecosistemico", che premi la mobilità "alternativa rispetto a quella del veicolo privato e che porti ad un calo della circolazione dei mezzi privati, non certo alla sua moltiplicazione, seguendo gli esempi virtuosi delle città del nord Italia e del resto d’Europa". Quindi Legambiente dice no a "cementificazione, consumo di suolo e l’ennesima strada, soprattutto in relazione al fatto che il Prg del ’97 prevede già molteplici interventi alternativi con un più moderato impatto urbanistico e ambientale".
Ecco dunque che Legambiente chiede che i progetti di mobilità sostenibile "vengano condivisi con i cittadini, consentendo una partecipazione autentica e non marginale. Solo con il coinvolgimento della città potremmo investire razionalmente soldi, pianificare interventi efficaci e porre rimedio a nodi strutturali come il traffico persistente di Fiamenga (come da Pums, non considerato affatto dall’attuale progetto di Variante sud) e Ponte San Magno (nei cui pressi verrà costruito il nuovo polo scolastico)". Per Legambiente, "per quanto il progetto possa portare arricchimento e lavoro alla nostra città nel tempo della implementazione dello stesso, lungimiranza vuole che si consideri anche l’esigenza di preservare la qualità della vita delle future generazioni e un territorio che sarà di difficile gestione visto il susseguirsi sempre maggiore di eventi atmosferici estremi".
Alessandro Orfei