
di Michele Nucci
La Giunta regionale mette nero su bianco un importante tassello della nuova sanità umbra, che sarà approntata e organizzata con i 106 milioni del Pnrr. Si tratta di investimenti sui diversi territori con la realizzazione di Case e Ospedali di comunità, Centrali operative e territoriali, infrastrutture tecnologiche e Piano strategico in caso di pandemia.
Case di comunità. Le 17 città individuate erano già state riportate dal nostro giornale (24 i milioni impegnati per il Pnrr) a cui aggiungere quattro strutture già esistenti: Città della Pieve, Marsciano, Bastia e Trevi che avranno sede nelle attuali Case della Salute). Queste strutture ospiteranno ambulatori, infermieri, medici di famiglia, pediatri il Cup, la Guardia medica, il Punto prelievi e il centro di assistenza domiciliare. Poi ci sono gli ospedali di Comunità, struttura di ricovero a breve termine, con livello essenziale di assistenza territoriale, rivolta a pazienti che, a seguito di un episodio di acuzie minori o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili a domicilio, ma che vengono ricoverati in queste strutture in mancanza di idoneità del domicilio stesso e necessitano di assistenzainfermieristica continuativa, anche notturna, non erogabile a domicilio. In tutto saranno cinque: Umbertide (2,7 milioni), l’ex Grocco di Perugia (750 mila euro), Montefalco (3,7 milioni), Terni (2,9 milioni) e Orvieto (3,3 milioni). Poi ci sono le nove Centrali operative territoriali che avranno il compito di "collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza, al fine di garantire la continuità, l’accessibilità e l’integrazione delle cure". Grazie a un investimento da tre milioni di euro saranno realizzate a Perugia, Castello, Spoleto e Terni.
L’investimento sulla digitalizzazione sarà di 19,4 milioni, mentre 16 saranno destinati all’acquisto di grandi apparecchiature. Nel faldone da 171 pagine ci sono macchinari d’avanguardia per le radiologie, ecotomografi, oltre a tre Tac, due angiografi e una PetTac da quasi due milioni e mezzo milioni. Qausi 28 milioni l’investimento per adeguare le strutture ai parametri sulla sismicità: 19,4 per l’ospedale di Foligno, 7,3 per Orvieto e 1,2 per di Terni.
Per quanto riguarda il Piano pandemico, l’assessore alla Sanità Luca Coletto dopo aver ricordato che "l’Umbria si dota di un nuovo Piano operativo a distanza di molti anni, visto che il Piano precedente porta la data del 2007", ha precisato che "lo schema approvato è in aderenza alle direttive nazionali che tratteggiano un percorso per affrontare una pandemia influenzale". A livello regionale quindi, è stata individuata la catena di comando in caso di pandemia con l’individuazione di una unità di crisi e di un comitato pandemico.