Montegualandro, l’ombra del piromane

Indagini di vigili del fuoco e carabinieri per individuare le cause dell’incendio che ha distrutto 20-25 ettari

Migration

La cenere nera con il suo odore di arso e di devastazione. Ecco cosa rimane a Montegualandro all’indomani del bruttissimo incendio che è tornato a distruggerne la bellezza. Mentre l’ombra del piromane si allunga sulla collina e le indagini dei vigili del fuoco e dei carabinieri vanno avanti, questa volta a un passo dalle abitazioni, le fiamme sono tornate a fare paura al confine tra Umbria e Toscana in quel lembo di terra che divide il Comune di Cortona e più precisamente la frazione di Terontola, da quello di Tuoro sul Trasimeno.

Una zona dove non c’è estate che non torni ad essere protagonista della cronaca. Secondo una prima stima, il rogo ha mandato in fumo tra i 20 e i 25 ettari di terreno. Dalle 12.30 di domenica circa fino alla tarda serata sono andate avanti le operazioni con un ingente dispiegamento di personale. Perché il fuoco si è propagato in fretta, sospinto da un vento torrido lungo il terreno molto secco e brullo. Sul versante umbro, ci sono stati danni per un fabbricato agricolo mentre sul fronte toscano sono stati minacciati dei casali. Oltre una quindicina le squadre che sono state impegnate in prima linea tra quelle umbre. Con i colleghi toscani, con l’ausilio anche di tre elicotteri del sistema regionale oltre a un elicottero dei vigili del fuoco.

Alla mobilitazione per combattere l’incendio hanno partecipato anche tre squadre del volontariato antincendi boschivi di Cortona e i volontari della zona del Trasimeno. Ci sono volute quattro ore per tirare il primo sospiro di sollievo e dichiarare contenuto l’incendio, grazie agli sforzi del personale che hanno tenuto sotto controllo le fiamme non rendendo così necessario l’intervento del Canadair. Sono poi seguite le operazioni di bonifica, andate avanti tutta la notte e ieri oggi. L’area è già stata interessata da incendi, motivo per il quale continua a farsi largo anche l’ipotesi che dietro possa esserci la mano dei piromani. Un incendio molto simile a quelli dello scorso anno, ma anche del 2020 e 2017. Il punto da cui si sprigiona pare essere sempre il medesimo, la piazzola che poco dopo Puntabella ieri è stata setacciata dagli esperti dei pompieri.