ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Montefalco, passa il Piano di riequilibrio

Approvato a maggioranza, dovrebbe ripianare il maxi-buco da 4,2 milioni di euro. L’ex assessore Alimenti: "Pochi dati contabili"

di Alessandro Orfei

Dopo più di cinque ore e dopo uno dei consigli Comunali più tesi della storia recente di Montefalco, la maggioranza ha approvato il Piano di riequilibrio. Il provvedimento, che dovrebbe ripianare la maxi voragine di 4,2 milioni, è stato reso possibile, grazie a "nuove risultanze" illustrate dal dirigente finanziario Stefano Minni. La votazione finale è di 8 a 4, ma l’ex assessore al bilancio, Francesca Alimenti (in quota Fdi), si è sfilata prendendo le distanze: "La proposta non è sufficientemente supportata dai dati contabili".

E la maggioranza si è spaccata altre due volte nel corso della seduta (su una sospensione richiesta da Titta e sulla pregiudiziale, posta dalla maggioranza, ad un punto posto in discussione dalla minoranza). Centrosinistra scatenato durante tutta la seduta, con il capogruppo di SiAmo Montefalco, Vincenzo Riommi, che ha contestato prima la legittimità dell’iscrizione dell’atto all’ordine del giorno, costringendo il sindaco Titta a rivendicarne la volontà politica. Poi ha sollevato problematiche legate all’illegittimità delle procedure, impercorribili, secondo Riommi, in quando l’ente non ha approvato un bilancio di previsione 2020. "E’ un provvedimento viziato da mancanza di documenti, e non è la migliore strada per i cittadini di Montefalco, che si troveranno a pagare prezzi altissimi", ha detto il consigliere Daniele Morici. Dalla maggioranza rivendicata la scelta di responsabilità. "Un percorso arduo, ma un tentativo che era giusto affrontare. E’ un momento difficile, per me e per la maggioranza, e non c’è certezza che altri eventi non possano bloccare il percorso. Noi però avremo fatto il possibile", è stato il commento del sindaco Luigi Titta.E proprio all’indomani del Consiglio, all’indirizzo di Titta è arrivata una lettera di fuoco di ex sindaci della città: Orlando Rocchi, Massimo Properzi, Angelo Preziosi e Valentino Valentini. La richiesta, senza giri di parole, è quella delle dimissioni.

"In qualità di ex sindaci di questa città, ci permettiamo di fare un ultimo appello al senso di responsabilità; siamo a chiedere al sindaco di valutare seriamente la possibilità di fare un passo indietro e di dimettersi". Per i firmatari della lettera, questo sarebbe un "gesto d’amore per la città, mettendola finalmente nelle condizioni di riprendere la strada interrotta. Non c’è più il tempo per mettere la testa sotto la sabbia, di mal celare un fallimento che è ormai sotto gli occhi di tutti. Con questa lunga, estenuante ed indegna agonia, stanno portando la città sull’orlo del baratro". Con il Riequilibrio, gli ex sindaci parlano di "ipoteca sulle finanze del Comune per i prossimi 20 anni. Il sindaco ha scelto, ostaggio della sua maggioranza, la strada più gravosa per i cittadini".