Monitor cardiaco in un paziente. Controlla aritmie e fibrillazioni

Il dottor Andrea Mazza: "Una grande innovazione del più piccolo dei dispositivi per ora utilizzabili" .

Un innovativo monitor cardiaco è stato impiantato ad un paziente del reparto ospedaliero di Cardiologia diretto da Andrea Mazza. E’ una novità assoluta negli ospedali umbri. Si tratta di un nuovo monitor cardiaco per la diagnosi di aritmie cardiache come la fibrillazione atriale, la bradicardia, la tachicardia, l’ictus criptogenetico o la sincope. Il sistema Lux-Dx è progettato con un algoritmo a doppia fase che rileva e verifica le potenziali aritmie prima di inviare un segnale di allerta ai medici. L’algoritmo può essere programmato a distanza per rilevare gli episodi, consentendo al dispositivo di individuare le aritmie ogni volta che vengono superate le soglie o i parametri stabiliti. "Una grande innovazione nel più piccolo dei dispositivi ad oggi utilizzabili – spiega il dottor Andrea Mazza, direttore della Unità operativa di cardiologia – poiché è possibile programmarlo da remoto senza che il paziente debba venire in ospedale, e al contempo permette di ottimizzare le nostre decisioni cliniche dando ai pazienti le cure più appropriate nel momento giusto".

La cardiologia orvietana si conferma ancora una volta un reparto all’avanguardia nella sanità grazie ad uno staff di alta professionalità e al prestigio professionale dello stesso dottor Mazza, membro da alcuni anni della “European society of cardiology“. Il direttore di Cardiologia era stato anche l’autore del progetto finalizzato al potenziamento del reparto d attraverso l’attivazione di quel servizio di emodinamica che potrebbe consentire di trattare ad Orvieto tutte le patologie cardiache di emergenza.

Un progetto che era stato approvato con voto unanime sia dal Consiglio comunale che da quello regionale, ma che recentemente è stato invece accantonato a favore dell’elisoccorso di Foligno. Una decisione che tuttavia ha destato sconcerto in molti che continuano a sostenerla, anche perché con l’elicottero ci sarebbero seri problemi con gli interventi notturni oltre al fatto che a bordo non possono essere utilizzati i defibrillatori.

Cla.Lat.