Il deputato umbro della Lega, Riccardo Augusto Marchetti (nella foto), ha depositato una proposta di legge "per consentire la registrazione ufficiale dei neonati nel comune di residenza dei genitori anche in assenza di strutture ospedaliere dotate di punto nascita". Per il segretario umbro del Carroccio "l’obiettivo è di preservare l’eredità culturale e sostenere le comunità locali contro lo spopolamento". "Dal 2010 - sostiene Marchetti - i punti nascita in Italia sono stati drasticamente ridotti e oggi sono diventati meno di 400. Chiusure che hanno creato disagi a tanti neo genitori, costretti a spostarsi anche di parecchi chilometri per raggiungere il primo ospedale attrezzato per le nascite. Il problema però non è meramente logistico - precisa Marchetti - ma ha un forte impatto anche sull’identità culturale delle realtà più piccole che stanno scomparendo dai documenti d’identità dei nuovi nati. Con questa mia proposta nell’atto di nascita potrà essere indicato quale comune di nascita del figlio quello di residenza dei genitori, anche nel caso in cui quest’ultimo sia sprovvisto di punti nascita, purché i comuni appartengano alla medesima regione. Nel caso di genitori residenti in comuni differenti, quello di nascita del bambino sarà quello di residenza della madre, salvo accordi diversi tra i genitori".
Cronaca"Modificare il luogo di nascita"