DANIELE MINNI
Cronaca

Maltrattamenti all’allieva disabile, indagata insegnante di sostegno

Le telecamere dei carabinieri nelle aule della scuola. I genitori della studentessa valutano altre azioni legali

Nel fascicolo dell’inchiesta le immagini delle telecamere installate dai carabinieri nelle aule e nei locali della scuola frequentata dalla giovane

Nel fascicolo dell’inchiesta le immagini delle telecamere installate dai carabinieri nelle aule e nei locali della scuola frequentata dalla giovane

Spoleto, 27 luglio 2025 – L’insegnante di sostegno avrebbe maltrattato la studentessa affetta da autismo infantile, con i genitori pronti a chiedere ulteriori chiarimenti per verificare eventuali altre responsabilità. In attesa di sapere se l’insegnante indagata dalla Procura verrà prosciolta o rinviata a giudizio, l’avvocato Antonio Francesconi con il collega Giuseppe Palmisano, per conto dei genitori della minore, stanno valutando la possibilità di avviare ulteriori azioni legali.

È già arrivato l’avviso di conclusione indagini e i fatti avvenuti nella scuola media dello Spoletino risalgono al gennaio scorso. Secondo il sostituto procuratore Federica Filippi l’insegnante, difesa dall’avvocato Patrizia Frascarelli, maltrattava la studentessa con minacce, denigrandola con comportamenti violenti, inveendole e urlandole contro. L’avrebbe “allontanata dal resto dei compagni di classe, costringendola a trascorrere in solitudine l’orario scolastico all’interno di una stanza a lei dedicata”.

L’insegnante si sarebbe disinteressata della minore, “passando la maggior parte del tempo a guardare il suo telefono cellulare invece di adempiere al suo compito educativo”. L’indagine è scatta da alcune segnalazioni e i carabinieri della compagnia di Spoleto, con l’ausilio delle immagini delle telecamere posizionate all’interno della scuola, hanno ricostruito la vicenda . Gli episodi contestati sono numerosi: schiaffi, spinte, percosse alle mani, tirate di capelli e addirittura pizzichi.

L’insegnante, sotto gli occhi dei compagni di classe della giovane , per allontanarla dall’aula e dalle lezioni “la trascinava e strattonava verso la porta, facendola sbattere contro i banchi fino a farla cadere a terra o contro lo stipite della porta provocandole dei lividi visibili in più parti del corpo”. La studentessa non raccontava nulla, ma i genitori oltre ad aver notato lividi e segni sul corpo della ragazza avevano percepito lo stato di malessere che perdurava già da diverso tempo, segnalandolo anche alla scuola. La Procura ha emesso l’avviso di conclusione indagini.

Daniele Minni