"Malati oncologici in corridoio" Strali sull’ospedale Santa Maria

La denuncia social di Attilio Romanelli, segretario dello Spi Cgil: "Non è tollerabile: per questi pazienti si sommano al disagio fisico le difficoltà psicologiche dovute all’assoluta mancanza di privacy"

Malati oncologici nei corridoi dell’ospedale Santa Maria: lo denuncia in un post Attilio Romanelli, segretario dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati della Camera del lavoro. Una denuncia articolata che riporta in primo piano le problematche organizzative del nosocomio cittadino e i disagi a cui sono costretti parenti e pazienti. Romanelli mette anche l’accento, però, sulle difficili condizioni di lavoro del personale; sulle opportunità che la politica si è fatta sfuggire per riorganizzare una struttura chiaramente osoleta; sul pericolo di un riscorso sempre più accentuato alla sanità privata a fronte dello smantallemaneto di quella pubblica.

"Lo scrivo in premessa per evitare ogni strumentale polemica o cattiva interpretazione - comincia il segretario dello Spi Cgil di Terni – :il personale sanitario tutto operante nella struttura ospedaliera ternana fa scrupolosamente il proprio lavoro, spesso anche di più viste le tante emergenze vissute e considerando la crescente domanda di prestazioni in una popolazione della provincia con un alto tasso di invecchiamento. Detto questo, chi oggi si trova a dover ricorrere a prestazioni sanitarie deve misurarsi con una struttura inadeguata e incapace di contenere la domanda di ricovero e visite".

"Non è tollerabile - sottolinea Romanelli nel punto cruciale del suo intervento social – che pazienti oncologici vengano collocati nei corridoi, sommando così al disagio fisico anche difficolta psicologiche fatte di assoluta mancanza della privacy necessaria in questi casi. Si dirà che la situazione è il frutto di scelte sbagliate nel tempo, però vorrei ricordare che due circostanze particolari come l’emergenza Covid e i fondi europei potevano consentire interventi mirati a riorganizzare il nosocomio ternano. Per quanto conosciuto e visto questo non è stato fatto, qui sono evidenti le responsabilità di una direzione politica e sanitaria che non ha saputo mettere a sistema le opportunità offerte".

"Per questo sempre più si è convinti - è l’amara conclusione – che esista una strategia finalizzata a favorire il ricorso a prestazioni private, destrutturando il servizio pubblico. A tutto questo bisogna opporsi e chiedere una seria politica, nella provincia ternana, a sostegno del servizio pubblico".

Sarà il tema della manifestazione che lo Spi Cgil organizza venerdì, a parrtire dalle 17, in Largo Filippo Micheli. “Difendiamo la sanità pubblica“ è il tema della tavola rotonda a cui interverranno, oltre allo stesso Romanelli, il segretario nazionale Spi, Ivan Pedretti, il segretario della Cgil ternana, Claudio Cipolla, Maria Rita Paggio dello Spi Cgil Umbria e Andrea Filippi, segretario nazionale Cgil Medici.

Ste.Cin.