Il maestro mette all'angolo bimbo di colore: "E' brutto". Il ministero: sarà sospeso

L'insegnante si sarebbe giustificato sostenendo di avere messo in atto una sorta di esperimento sociale

Una classe delle elementari (foto di repertorio)

Una classe delle elementari (foto di repertorio)

Foligno (Perugia), 21 febbraio 2019 - «Bambini, vero che è brutto?» è la frase che si sarebbe sentito rivolgere un bambino di colore da un insegnante, supplente, in una scuola elementare del folignate. Per poi essere messo davanti alla finestra, con le spalle alla classe. A parlare di quanto accaduto sono stati gli stessi alunni, che si sono anche ribellati: una bambina avrebbe perfino tentato di girare il banco al quale era seduto il compagno.

Riferito tutto ai genitori, sono stati loro ad informare poi la dirigente scolastica. Anche perché sembra che analogo comportamento sia stato tenuto anche con la sorella del bambino dallo stesso docente. Che «sarà sospeso dal servizio in via cautelare» dal ministero dell'Istruzione, fanno sapere fonti del Miur, dopo che il ministro Marco Bussetti ha «chiesto agli uffici di intervenire immediatamente», «a tutela della serenità degli alunni».

«La scuola - ha sottolineato - è luogo di inclusione ed è di tutti». L'insegnante, che si sarebbe giustificato sostenendo di avere messo in atto una sorta di esperimento sociale, oggi era regolarmente a scuola, come i bambini in classe. I genitori dei due fratellini hanno comunque informato subito la dirigente che però ha evitato di entrare nel merito. «Se viene segnalato un episodio ritenuto problematico sicuramente le scuole procedono. E quindi anche io l'ho fatto, come da normativa, nessuno rimane a guardare» ha spiegato. La famiglia si è anche rivolta all'avvocato Silvia Tomassoni e quanto successo finirà «a breve» all'attenzione della magistratura.

«I genitori - ha detto il legale - sono sereni ma chiedono tutela. È comunque importante che tutto ciò sia emerso dai racconti dei bambini che erano in classe ai genitori». Dopo la segnalazione alla responsabile della scuola, l'Ufficio scolastico regionale è stato subito messo al corrente della situazione. E il Ministero dell'Istruzione ha chiesto una relazione. «Saremmo di fronte a un fatto gravissimo. Da condannare» ha ribadito lo stesso ministro Bussetti.

Anche il mondo delle istituzioni e della politica si è subito messo in moto. La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in attesa di comunicazioni ufficiali, ha parlato di episodio «estraneo alla cultura diffusa di rispetto che la terra umbra e la sua gente hanno sempre avuto». «Ma siamo anche preoccupati - ha aggiunto - di un clima crescente di ostilità e razzismo che si diffonde anche nelle nostre comunità». La presidente dell'Assemblea legislativa Donatella Porzi ha sottolineato che «gli insegnanti dovrebbero essere baluardi nei valori di convivenza civile e rispetto». «Episodi anacronistici e fuori dal tempo, fuori dalla storia, fuori dall'umanità» ha sottolineato il custode del Sacro Convento di Assisi padre Mauro Gambetti. Interrogazioni parlamentari sono state subito presentate da Nicola Fratoianni, di LeU, e da Alessia Morani, presidente del gruppo Pd alla Camera. «Se i fatti saranno accertati non basterà un'ispezione. Bisognerà chiedersi quanto c'entra questa odiosa e terribile escalation di razzismo con la propaganda di Salvini» ha scritto la deputata Dem Anna Ascani su Facebook. «Cosa è diventato il nostro Paese se non riesce a distinguere il bene dal male, il giusto dall'inammissibile?» si è chiesta Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia.