
Andrea Coccia era un medico, si era laureato lo scorso anno e stava frequentano la scuola di specializzazione in ematologia
È una città incredula, quella che ha dato l’ultimo saluto ieri ad Andrea Coccia, il giovane morto in un terribile incidente stradale lunedì sera, a bordo di una moto, tornando a casa a Belfiore. Un dolore e una tragedia che hanno attraversato anche la cerimonia funebre celebrata una volta che il magistrato ha riconsegnato la salma ai familiari. Tutto chiaro, infatti, nella dinamica dell’incidente. Andrea ha perso il controllo della moto, probabilmente a causa dell’attraversamento di qualche animale, ed è stato sbalzato a terra. La notizia si è diffusa subito e la città ha iniziato a piangere un altro dei suoi figli, morto sulle strade.
"Ciao André, mi pare ieri quando venivi in palestra da noi - scrive Laura sui social - ed eri appena all’inizio dell’università. Avevi la passione per la medicina, mi ricordo bene di te, degli occhialini tondi che portavi e di quell’aria da bravo ragazzo vero, il figlio perfetto pensavo sempre ogni volta che ti incontravo, educato e per bene. Non lo dico perché non ci sei più, lo dico perché lo pensavo sul serio. Riposa in pace e veglia sulla tua famiglia dolce ragazzo".
Andrea era un medico, si era laureato lo scorso anno e stava frequentano la scuola di specializzazione in ematologia. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, esprime a nome dell’intera comunità regionale il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Andrea. "La sua perdita costituisce un grave lutto non solo per la famiglia e gli amici più cari, ma per l’intera comunità regionale che vedeva in lui un esempio di eccellenza e impegno nel servizio ai cittadini". Alla famiglia di Andrea Coccia, ai colleghi dell’Università di Perugia e a tutti coloro che lo hanno conosciuto, la presidente Proietti e l’intera Giunta regionale esprimono le più sentite condoglianze e la vicinanza dell’intera comunità umbra in questo momento di immenso dolore".