
Già molto amato nei paesi mediorientali non potevano mancare le opere del maestro tifernate Alberto Burri al più grande appuntamento di arte contemporanea che si svolge a Dubai. Si tratta dell’Expo 2020 Dubai, posticipato di un anno a causa della pandemia, l’esposizione universale che organizzata negli Emirati Arabi Uniti fino al 31 marzo 2022 e che sarà la prima grande mostra internazionale che si svolge in un Paese arabo.
Nell’Area di Rappresentanza Istituzionale del Padiglione Italia saranno esposte ben cinque opere di Burri inviate a Dubai dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. Si tratta di un ciclo di quattro opere, dal titolo “Nero e Oro“, realizzate dal Maestro intorno al 1993 e un cretto nero intitolato “Opéra Bastille“ del 1988. "Le quattro opere appartengono a un ciclo di dipinti in acrilico, nero e oro in foglia, realizzati da Burri nel 1993 e segnano, dunque, la maturità linguistica del maestro", spiega Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. Lo stesso Corà spiega alcuni dettagli artistici delle opere prescelte: "Il forte contrasto cromatico è ottenuto da Burri mediante la stesura dell’acrilico sul supporto di cellotex che restituisce una valenza opaca monocroma sulla quale risplende la superficie trattata con l’oro. Dalle opere, in tal modo, provengono echi della grande tradizione che dai ‘fondi oro’ alla pittura bizantina non cessano di sollecitare la memoria e l’immaginario dell’osservatore. La denominazione del cretto nero ‘Bastille’ del 1988 nasce per suggerire la realizzazione di un sipario fisso dell’Opéra Bastille di Parigi, che non fu mai, poi realizzato".
Il Padiglione Italia tra l’altro, proprio durante i prestigiosi Construction Innovation Awards negli Emirati Arabi Uniti ha vinto il premio come miglior progetto imprenditoriale dell’anno. L’annuncio è arrivato nel corso della serata di premiazione dell’edizione 2021 che si è svolta al Sofitel Dubai the Obelisk, a poche ore dalla cerimonia di apertura dell’Esposizione Universale.