Le mosse del centrosinistra. Ferdinandi prende tempo: "Non ha sciolto la riserva". Ma il suo sì è imminente

La coalizione "non ha espresso veti o condizioni sulla sua figura". Pd e Psi si confrontano al loro interno prima del via libera. Lei è pronta.

Le mosse del centrosinistra. Ferdinandi prende tempo: "Non ha sciolto la riserva". Ma il suo sì è imminente

Le mosse del centrosinistra. Ferdinandi prende tempo: "Non ha sciolto la riserva". Ma il suo sì è imminente

Vittoria Ferdinandi non ha ancora detto sì: il centrosinistra la indica ufficialmente come possibile candidata a sindaco di Perugia, però lei "non ha sciolto la riserva, ma si è resa disponibile ad incontrare congiuntamente il tavolo regionale e comunale". Sono queste le parole ufficiali che ha usato il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori, al termine del ‘conclave’ che ieri mattina ha visto sedersi al tavolo i livelli regionali e comunali di Perugia della coalizione "Un Patto Avanti".

A quanto pare servirà qualche ora in più per sciogliere la riserva; i partiti – non tutti – dovranno compiere ancora qualche ‘liturgia’ interna, ma Ferdinandi viene data ormai pronta (e carica) a scendere in campo. Alla riunione di ieri mattina hanno partecipato Pd, M5S, Verdi-Sinistra, Psi, Civici umbri, a cui si sono aggiunti di recente Demos e la costituenda "Formazione civica per la sanità pubblica". Una coalizione nettamente spostata a sinistra quindi e alle prese con non pochi grattacapi (come da tradizione).

Ieri mattina prima della riunione che si è tenuta nella vecchia sede del Pd, a Palazzo Cesaroni c’è stata una conferenza stampa con Bori, Riccardo Vescovi, segretario regionale di Demos, Elisabetta Piccolotti, di Alleanza Verdi e Sinistra. Francesca Tizi, capogruppo 5Stelle e i sindaci di Spoleto e Gubbio Andrea Sisti e Filippo Stirati. In platea i socialisti (pare ci sia ancora qualche tensione con il Pd) e anche la portavoce del sindaco di Assisi, forse in esplorazione per capire che aria tira in vista delle regionali.

Poi tutti in piazza della Repubblica fino a pomeriggio inoltrato e intorno alle 17 è arrivato il comunicato di Bori. "La coalizione ha ribadito i principi di unità e apertura a tutti i soggetti che vorranno partecipare al percorso – scrive il segretario regionale dei Dem -. Nel corso del dibattito numerosi interventi hanno espresso apprezzamento per la figura di Vittoria Ferdinandi, individuandola come una possibile candidata su cui convergere per le prossime elezioni amministrative nel capoluogo umbro. Tutte le forze politiche hanno svolto o svolgeranno nei prossimi giorni i debiti passaggi all’interno dei rispettivi organismi dirigenti per valutare questa candidatura, di alto profilo, a partire dal nostro partito e dal Partito Socialista, mentre altre forze politiche come il M5S hanno già fatto questo passaggio. In ogni caso, nessuna componente della coalizione ha espresso veti o condizioni sulla figura di Vittoria Ferdinandi".

Ecco, su quei ‘passaggi interni’ l’interpretazione può essere duplice: o si tratta di incontri di routine, oppure – vista la situazione complicata dentro il Pd – potrebbero rivelarsi molto problematici. Bori infatti resta alle prese con la questione interna, quella del commissariamento del partito dopo l’addio del segretario comunale, Sauro Cristofani. La scelta della fedelissima Sarah Bistocchi non è stata digerita da una fetta dei Dem, con la richiesta di convocazione immediata dell’assemblea. Anche se ieri il segretario ha detto che ha intenzione di "ricomporre sulla questione politica, non sull’attendismo".

Michele Nucci