La statua di Lisippo ’contesa’ passò anche da due ville di Gubbio

La vicenda del Lisippo, statua greca del IV Sec. a.C., custodita al Getty Museum di Malibù, coinvolge Gubbio dopo la sentenza di restituzione. Il ritrovamento nel 1964 da parte di un pescatore a Marotta e il suo passaggio attraverso la città umbra sono al centro di una disputa giudiziaria internazionale.

La statua di Lisippo ’contesa’ passò anche da due ville di Gubbio

La statua di Lisippo ’contesa’ passò anche da due ville di Gubbio

GUBBIO – Anche Gubbio segue con attenzione e curiosità, dopo la recente sentenza della Corte di Strasburgo che ne prevede la restituzione all’Italia, la vicenda del Lisippo, la celebre statua greca del IV Sec, a.C., dal 1976 uno dei pezzi forti del museo californiano di Malibù di Paul Getty, da anni al centro di una forte disputa giudiziaria internazionale. Un caso infatti che nasce indirettamente proprio da Gubbio. Tutto inizia il 16 agosto 1964, quando l’opera rimase impigliata nelle reti che un pescatore a Marotta. L’occhio esperto di un antiquario eugubino, in vacanza nella località marchigiana, ne aveva intuito subito il valore, concordandone l’acquisto per circa, si dice, tre milioni delle vecchie lire. Il Lisippo prese allora la strada di Gubbio, custodito per alcuni giorni nella vasca da bagno di un paio di abitazioni private, prima di essere venduto (si parla di 3.900.000 dollari); nel 76 è riemerso al Getty Museum. A ricostruirne il percorso, ci ha provato, senza successo, anche la giustizia con una serie di processi conclusi con assoluzioni.