La sfida si inasprisce: botta e risposta su minimetrò e ‘transfughi’

Dopo un sondaggio, la disputa politica a Perugia si intensifica: Margherita Scoccia critica il costo del minimetrò, mentre il segretario regionale del Pd Tommaso Bori ironizza sui compagni di viaggio della candidata del centrodestra.

La sfida si inasprisce: botta e risposta su minimetrò e ‘transfughi’

La sfida si inasprisce: botta e risposta su minimetrò e ‘transfughi’

PERUGIA – E proprio dopo la pubblicazione del sondaggio, la battaglia tra i due schieramenti principali si è fatta più aspra. Ad aprire le ‘danze’ proprio Margherita Scoccia, che torna sulla questione minimetrò, dopo già averlo fatto in occasione della presentazione della sua candidatura. E ribadisce che "costa ai perugini 21 mila euro al giorno e il Comune finirà di pagarlo solamente nel 2037. Sarà un po’ come se ogni perugino avesse lavorato quasi un mese della propria vita per pagare il minimetro. Quasi un mese di lavoro per pagare il ‘brucomela’ della Sinistra". Dal canto suo il segretario regionale del Pd, Tommaso Bori, gira un video che posta sui social ironizzando prima sullo slogan della Scoccia, Indietro non si torna. "Ma la candidata del centrodestra indietro c’è già", dice Bori, "basta guardare chi sono i suoi compagni di viaggio". E cita mostrando le gigantografie, "Nilo Arcudi (due volte vicensindaco di centrosinistra), Marco Vinicio Guasticchi (ex Pd), Emanuela Mori (ex centrosinistra) e Giuseppe Lomurno (ex assessore con Boccali)".