La sfida infinita sulle liste d’attesa. La Regione sblocca 11,5 milioni. Vanno smaltite 55mila prestazioni

Le somme messe a disposizione del nuovo Piano ordinario di recupero di analisi e visite mediche. Previsti fondi per gli straordinari del personale. Priorità e programmazione da definire entro il 15 maggio.

La sfida infinita sulle liste d’attesa. La Regione sblocca 11,5 milioni. Vanno smaltite 55mila prestazioni

La sfida infinita sulle liste d’attesa. La Regione sblocca 11,5 milioni. Vanno smaltite 55mila prestazioni

Liste d’attesa senza fine, umbri sempre più costretti a rivolgersi alla sanità privata per evitare di aspettare mesi per un esame o un’analisi clinica, chilometri e chilometri di spostamenti per trovare un ambulatorio libero, disagi e proteste a non finire. Sulla salute è in atto ormai da anni una sfida che sembra infinita. Ora arriva una novità: la Giunta regionale ha deliberato la messa a disposizione delle somme, oltre 11,5 milioni di euro, per il nuovo Piano ordinario di recupero e contenimento delle liste di attesa, Piano che fa seguito a quello straordinario, messo in campo lo scorso anno, che ha portato all’abbattimento completo delle circa 80mila prestazioni accumulate prima del maggio 2023.

Ad oggi – spiega la Regione – il numero delle prestazioni sanitarie in attesa nei percorsi di tutela si è stabilizzato intorno alle 55 mila unità, numero che la Giunta vuole ulteriormente e strutturalmente ridurre attraverso il nuovo Piano. Nelle more degli eventuali provvedimenti operativi del Governo nazionale, proprio in merito alle liste di attesa, la Regione, per il loro recupero, potrà contare su 7,3 milioni di euro così suddivisi: 1,5 milioni per l’Azienda Ospedaliera di Perugia e altrettanti 1,5 mln per quella di Terni, mentre le Usl 1 e 2 avranno ciascuna a disposizione 2,151 milioni di euro. A queste somme si aggiungono gli stanziamenti di 2,98 milioni di euro per le prestazioni aggiuntive orarie del personale medico pubblico e 1,3 milioni per le prestazioni aggiuntive del personale non medico del comparto sanitario pubblico, per un totale, come detto, di oltre 11,5 milioni.

Il cronoprogramma ora prevede: entro il 6 maggio un’ulteriore ricognizione numerica delle prestazioni da aggredire per tipologia e priorità, al fine di avere un quadro quanto mai attuale in base al quale, entro il 13 maggio, programmare il loro smaltimento dal punto di vista operativo. Per il 14 maggio è prevista una riunione per la verifica del Piano stesso e per determinare le tempistiche di concretizzare del recupero delle prestazioni pregresse e la gestione delle nuove.